Interessante il sito sul tram (gommato) di Mestre.
Faccio solo due notazioni, per non ridire cose già viste:
- Si vede benissimo come la costruzione della sede sia impegnativa tanto quanto quella di una sede tranviaria, con scavo profondo su tutta la sede, spostamento dei sottoservizi e fabbricazione del solettone in cemento (molto) armato. Unica differenza coi binari è che questi ultimi non solo distribuiscono meglio un peso assiale inferiore, ma soprattutto in caso di usura e cedimenti sono sostituibili e livellabili. Il solettone no. Si può andare solo di rappezzi. Vene così totalmente a mancare il millantato vantaggio di una installazione più veloce, economica e meno invasiva nella fase di cantierizzazione.
- La pendenza. Viene dichiarato un 11% di pendenza superabile. A parte la totale inutilità della prestazione, Mestre (come Padova) è città di pianura, si tratta di valori comunque tranviari. Senza considerare il caso limite di Lisbona (14.5%
http://www.mondotram.it/lisbona-dario/ ), ogni tram moderno si arrampica con valori di almeno l'8%, e con una aderenza meno dipendente dalle condizioni atmosferiche (neve, ghaiccio...).
Basta così