Trasporti a Milano

poi c'è un altro problema, che è quello delle rotonde che vengono fatte per risolvere intersezioni con vicoli ciechi o con nulla (vedi tra baggio e cusago), o addirittura a servizio di un parcheggio di un ristorante quando 100 metri più a nord c'è un'intersezione che una rotonda l'avrebbe meritata infinitamente di più
https://www.google.it/maps/place/Vigent ... d9.1991623

Magari era prevista tra gli oneri di urbanizzazione. Comunque questo dipende dalle decisioni prese, non dalla tecnica della rotonda in sé.

Anche la nuova via Ripamonti verso Noverasco non scherza

Moltissime nuove strade soffrono di questo problema.
Continuo a credere che dipenda dalla volontà di infastidire l'automobilista, chiamata eufemisticamente "moderazione del traffico".

E sulle rotonde proprio ti sbagli. Il tentativo, anche se malriuscito è l'opposto, ovvero togliere i semafori e fluidificare i percorsi a scapito di tutte le utenze che non siano l'automobile e per le quali non ci si pone nemmeno il problema.
L'automobile è quella che soffre di meno gli inconvenienti delle rotonde. Quando poi queste proprio non funzionano, non funzionano per nessuno, automobili comprese, ma questo è un inconveniente non voluto.

Un semaforo infastidisce molto di piu' gli automobilisti. E guidando le rotonde non mi hanno mai infastidito, a parte quando sono totalmente ingiustificate o sono fatte coi piedi (vedi le "rotonde a fagiolo").
EDIT: contemporaneo

Su via Ripamonti tra via Selvanesco e Noverasco è stato concluso l'anno scorso un intervento di raddoppio della strada, passata da 1+1 corsie su carreggiata singola a 2+2 corsie su doppia carreggiata.
Prima dell'intervento il limite era 70 km/h, abbassato comprensibilmente durante i lavori, e c'era un solo semaforo sulla tratta.
Con il nuovo intervento, su un tratto di 2,5 km di strada in campagna sono state messe 6 rotatorie.
Le prime due venendo da Milano sono state messe in previsione di un intervento urbanistico (il CERBA) che nel frattempo è stato abbandonato, con il risultato che sono perfettamente inutili salvo per l'inversione di marcia di pochi veicoli al giorno (che in mancanza delle rotatorie potrebbero tranquillamente andare alla rotatoria successiva poco più avanti).
Delle altre 4 sembra possibile un'ottimizzazione e una loro riduzione.
Di fatto ci sono soprattutto all'inizio e alla fine delle rotatorie a 200-300 metri di distanza, disegnate in modo da rendere insidiosa la marcia per file parallele attraverso la rotatoria (raggio di curvatura dei rami di ingresso e uscita) e quindi vanificare la doppia corsia nei tratti afferenti. Il tratto più lungo senza rotatorie è appena 750 metri.
La strada è stata dotata di due belle piste ciclopedonali ai lati, che risolvono in modo definitivo le interferenze con il traffico non automobilistico.
Il limite attuale è stato messo a 50 km/h.

E' evidente l'intento di rallentare il traffico con l'inserimento delle rotatorie, con il risultato paradossale di avere una strada nuova più larga e sicura a cui è stato assegnato un limite di velocità inferiore alla situazione antecedente.

Senza entrare nel merito della singola realizzazione, che può benissimo essere a sproposito, l'intento di rallentare il traffico in aree urbane non è in sé "vessatorio" ma serve a ridurre il numero e la gravità sopratutto degli incidenti. Pensiamo al caso di una strada provinciale che entra in un paese. Ci sono due modi per portare il flusso stabilmente alla velocità legale, oltre che sensata, di 50 Km/h. O si "infastidisce" l'automobilista con una rotonda, che magari serve anche a risolvere un incrocio pericoloso all'entrata del paese, o lo si "infastidisce" con un autovelox piazzato fisso. In assenza di un modo o dell'altro la gente entra a cannone a 90 Km/h.
Si può discutere ma la riduzione di velocità in ambito urbano è un "fastidio" necessario e benvenuto, senza voler vedere a tutti i costi una vessazione dell'automobilista..
Quello che secondo me non funziona è l'applicazione massiccia, fuori luogo, e spesso con geometrie sbagliate della tecnica della rotonda. In particolare con certi volumi di traffico e su strade a più di una corsia di solito non è la soluzione giusta.

Già che c'erano potevano fare la sede riservata a centro strada per il 24 fino alla stazione di Locate o Pieve...

Veramente hanno lavorato su 2 km e rotti di strada, arrivare a locate o pieve sarebbe stato almeno 3 o 4 volte tanto, quindi "già che c'erano" non significa niente.

Non conosco la situazione ma anche su 1/4 del percorso magari in fase di lavori una predisposizione viene comoda ed economica, piuttosto che buttare all'aria un lavoro recente.

la sede è stata predisposta, come striscia verde, l'armamento no. ovviamente in caso di posa dell'armamento andranno comunque "piallate" e ridisegnate le rotatorie.

OK, se c'è il sedime c'è tutto quanto si può fare PRIMA di iniziare l'intervento vero e proprio.

Anche la piantumazione faceva già capire il retropensiero dell'allora assassinatore della viabilità: "la sede tranviaria fingo di predisporla, tanto sembra un giardinetto; poi metto le piante anche dove ci sarebbero le banchine di fermata, metto delle rotatorie piccole (più spaccamarroni che utili, fatte così) tanto la ciclabile son riuscito a farla. Poi se non la usano, che se ne frega."
Sala disse di esser stato paziente di Veronesi, ma probabilmente ci andava in berlina.
Comunque l'IEO dovrebbe insistere per la tranvia almeno fino lì, perchè aiuterebbe molto chi gravita sul sito. Oppure costruire uno stadio a fianco, così costruiscono subito o il metrò (anche se il tram è poco lontano).

Domanda.
A partire da questo anno scolastico ci sono state a Monza delle modifiche viabilistiche che per qualche motivo hanno causato un peggioramento del traffico per chi proviene/è diretto a Lissone?

Grazie