Avere un linguaggio comune aiuta la discussione e facilita la comprensione degli interventi.
Esistono nomi standardizzati da normative (e quelli per forza di cose sono poco opinabili) e termini tecnici specialistici di uso corrente. Questi ultimi, pur a volte controversi, sono oramai utilizzati da più parti, spasso anche nei documenti ufficiali o legislativi, nazionali e regionali. Termini propri della lingua italiana, quindi di significato proprio a cui non si può prescindere.
Er le ferrovie io la vedo così come segue: Prima di ogni cosa vanno suddivise le infrastrutture dai servizi. Per ciò che riguarda le infrastrutture, tralasciando i termini già standardizzati, definirei:
1 Ferrovie Urbane, quelle linee con caratteristiche ferroviarie semplici o pesanti di cui alla normativa UNI, confinate totalmente o prevalentemente all'interno del territorio urbano (caso recente è la definizione data alla "metropolitana" di Salerno dal Ministero delle Infrastrutture). Caratterizzata da un elevato numero di stazioni in rapporto alla lunghezza della linea.
2 Ferrovie Suburbane, come sopra ma che si sviluppano prevalentemente nella fascia periurbana delle grandi città e di limitata estensione (non regionale)
3 Ferrovie Metropolitane, di maggiore estensione e portata rispetto delle urbane (che possono comprendere entrambe le precedenti: la 1 e la 2), e che per caratteristiche costruttive e portata sono più prossime alle metropolitane di cui alla normativa UNI. Esempio classico la Linea2 di Napoli. Battezzata più di 100 anni fa (dalla sua progettazione) con questo termine, che per altro era anche l'unico riconosciuto all'epoca.
Per ciò che riguarda i servizi, sempre a mio parere, possono essere distinti:
1 Servizi metropolitani, che si svolgono all'interno della città o nella rispettiva area metropolitana, caratterizzati da treni ad alta frequenza o cadenzati con intervalli ristretti su tutta la linea, tipo 1 treno ogni 10 minuti nell'ora di punta o comunque inferiori alla 1/2 ora.
2 Servizi Suburbani, quelli le cui linee si sviluppano prevalentemente fuori città, ma comunque all'interno della sua conurbazione e che sono caratterizzati da intervalli cadenzati da un massimo di un'ora a 1/2 ora.
Tutto il resto può essere classificato: regionale, interregionale o nazionale: cadenzato e non cadenzato, veloce o meno che sia.