Nego assolutamente che questo sia un diritto naturale dell'individuo.
Mi autocito:
Non dico che il pendolare debba arrivare a 50 €cent/km (pass=1), ma magari a 10 €cent/km si.
Ovvero nego che la misura con cui l'utilizzatore contribuisce al servizio che utilizza sia sufficiente affinché gli oneri siano equamente distribuiti. E' una mia opinione, beninteso, non un dato scientifico, dato dalle mie ossevazioni della realtà che mi circonda, ovvero dal mio personale punto di vista (ognuno ha il proprio).
Se gli americani ritengono che contribuire affichè una lettera spedita dall'Alaska costi quanto una lettera che viaggia da una distanza molto più breve, buon pro gli faccia, ma deve essere accettato da tutti (o dalla maggioranza).
Perchè sia chiaro: se uno non paga, in tutto o in parte. il servizio lo paga qualcun altro!
E per quanto riguarda l'uguaglianza. Questa è un utopia che è già fallita. E' un dato di fatto che non siamo tutti uguali. Senza l'individuo, la società fallisce!
E la democrazia non è niente altro che la libertà di esprimere la propria opinione, ma a decidere è e deve essere la maggioranza.
Se poi non ti va bene la democrazia rappresentativa, vai in Svizzera nell' Appenzello Interno dove praticano la democrazia per alzata di mano (ma adesso l'hanno abolita anche lì, mi pare).
Ed infine, nel mio esempio, il servizio "universale" non è dato, per il semplice motivo che non esiste la possibilità di muoversi da un qualisiasi punto ad un altro liberamente, sempre e comunque, con un qualsiasi mezzo pubblico. Il servizio è soggetto a limitazioni, che nel caso del mio esempio è rappresentato dall'inesistenza. Forse non sai che non tutti i posti di lavoro sono raggiunti dai mezzi pubblici, tranne per i taxi, ma questo fa parte del calcolo economico.