aumento tariffe

Trasporto ferroviario

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Postby serie1928 » Fri 23 February 2007; 16:51

Io non nego che certi servizi la collettività debba contribuire a che vengano offerti.
Nego assolutamente che questo sia un diritto naturale dell'individuo.

Mi autocito:
Non dico che il pendolare debba arrivare a 50 €cent/km (pass=1), ma magari a 10 €cent/km si.


Ovvero nego che la misura con cui l'utilizzatore contribuisce al servizio che utilizza sia sufficiente affinché gli oneri siano equamente distribuiti. E' una mia opinione, beninteso, non un dato scientifico, dato dalle mie ossevazioni della realtà che mi circonda, ovvero dal mio personale punto di vista (ognuno ha il proprio).

Se gli americani ritengono che contribuire affichè una lettera spedita dall'Alaska costi quanto una lettera che viaggia da una distanza molto più breve, buon pro gli faccia, ma deve essere accettato da tutti (o dalla maggioranza).
Perchè sia chiaro: se uno non paga, in tutto o in parte. il servizio lo paga qualcun altro!

E per quanto riguarda l'uguaglianza. Questa è un utopia che è già fallita. E' un dato di fatto che non siamo tutti uguali. Senza l'individuo, la società fallisce!
E la democrazia non è niente altro che la libertà di esprimere la propria opinione, ma a decidere è e deve essere la maggioranza.
Se poi non ti va bene la democrazia rappresentativa, vai in Svizzera nell' Appenzello Interno dove praticano la democrazia per alzata di mano (ma adesso l'hanno abolita anche lì, mi pare).

Ed infine, nel mio esempio, il servizio "universale" non è dato, per il semplice motivo che non esiste la possibilità di muoversi da un qualisiasi punto ad un altro liberamente, sempre e comunque, con un qualsiasi mezzo pubblico. Il servizio è soggetto a limitazioni, che nel caso del mio esempio è rappresentato dall'inesistenza. Forse non sai che non tutti i posti di lavoro sono raggiunti dai mezzi pubblici, tranne per i taxi, ma questo fa parte del calcolo economico.
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Postby giolumi » Fri 23 February 2007; 17:36

la democrazia nasce dal presupposto che chi esercita il potere sia in condizioni economiche di farlo, allo stesso modo non si puo parlare di democrazie se tutti non hanno le stesse possibilita in merito ai campi fondamentali dell'agire umano:

medesima possibilita di accesso all'istruzione

medesima possibilità di far circolare le proprie idee (liberta di stampa)

medesime possibilita di comunicare (posta e telefono)

medesima possibilita di essere sani (sanita, pero per esempio questo è un grandissimo deficit americano, contestato da piu parti e fautore di anomalie antidemocratiche riconosciute da piu parti e fortificate dalle statistiche)

medesima possibilita di muoversi nel mondo (trasporti)

ecc ecc

se non si hanno questi diritti inalienabili dell'uomo non vi potrà mai essere una vera democrazia

non parlo di naturali, trovo falso questo concetto, pariteticamente al concetto di artificiale, o di innaturale.

sono diritti dettati dalla nostra razionalità, ovvero sono ovvie risposte alle necessità fondamentali e fondanti di un sano vivere collettivo e sociale

negando la possibilita di muoversi come diritto dell'uomo tu impedisci, teoricamente, alla persona di muoversi dal punto in qui si trova, limitandone le attività vitali, l'accresciemento in benessere, LA LIBERTA' tanto sbandierata da tutti.

la libertà non è garantismo, non è dire sempre quello che si vuole in barba ai fatti, la liberta democratica è anche potersi muoversi indipedentemente dai soldi che si hanno in tasca
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Postby jumbo » Fri 23 February 2007; 17:43

certo che il massimalismo è proprio una brutta malattia
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Postby giolumi » Fri 23 February 2007; 17:45

jumbo wrote:certo che il massimalismo è proprio una brutta malattia


:shock: :?: :shock: :?:
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Postby MMMM » Fri 23 February 2007; 17:57

chi volesse informazioni chiare e precise sul funzionamento della sanità americana sia PUBBLICA(perchè forse qualcuno non lo sa ma, negli stati uniti esiste anche questa) che privata me lo chieda pure, vale anche per te giolumi.
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Postby brianzolo » Fri 23 February 2007; 18:08

ah vuoi dire che E.R. e Dr.House non sono la norma? 8--) :?
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Postby jumbo » Fri 23 February 2007; 18:10

E.R. è pubblico
Dr. House non mi pare proprio
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Postby giolumi » Fri 23 February 2007; 18:11

lo so che c'è un minimo di pubblico, ci mancherebbe altro... ma niente in confronto al mondo europeo

daltrocanto se la cara hillary mette nei suoi obbiettivi la creazione di uan sanita davvero pubblica di certo lo fa perchè quella di ora è ridicola, non per passare il tempo


che poi vi siano altre situazioni paradossali come non solo il grandissimo servizio postale pubblico, ma per esempio la diffusione dell'acqua potabile pubblica e altre cose pubbliche mostra in tutto e per tutto lecontraddizioni di uan società troppo giovane per dettare legge ma che lo fa ed influenza anche un europa che dimentica esperienze già vissute dalle quali avrebbe dovuto imparare (tipo questa malsana idea della privatizzazione di tutto a tutti i costi)
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Postby MMMM » Fri 23 February 2007; 18:12

il problema te l'ho già detto:la nostra non è una privatizzazione, la nostra è una finta privatizzazione, un rimescolo delle carte...semplice!
non esiste un minimo di pubblico negli usa, esiste il pubblico e il privato, hai la possibilità di scelta possibilità garantita anche dallo stato che ti mette nelle condizioni di scegliere.
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Postby giolumi » Fri 23 February 2007; 18:15

jumbo wrote:E.R. è pubblico
Dr. House non mi pare proprio


si ma aparte che in un telefilm si tende ad esagerare la cosa

ER è pubblico ma dimostra la filosifa del pubblico americano, ovvero ti curo finche non riesci a cammianre ed ad uscire (successo in molti degli episodi ed è uno dei cavalli di battaglia dell'aspetto politico di questo telefilm) difficile invece ottenere un servizio accurato alla dottor house (che nei fatti poi è molto inverosimile) il quale lo hai solo pagando, anche se in entrambe le finzioni si tratta di ospedali universitari (per dottor house addirittura mi pare si tratti dell'università di princeton)

ma nei fatti la filosofia di base è quella di ER, per sintetizzare

quello che invece non so e che mi piacerebbe approfondire è il meccanismo di funzioamento delle assicurazioni malattie
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Postby giolumi » Fri 23 February 2007; 18:17

MMMM wrote:il problema te l'ho già detto:la nostra non è una privatizzazione, la nostra è una finta privatizzazione, un rimescolo delle carte...semplice!
non esiste un minimo di pubblico negli usa, esiste il pubblico e il privato, hai la possibilità di scelta possibilità garantita anche dallo stato che ti mette nelle condizioni di scegliere.


cioè essite un ospedale che ti cura fino anche a fare operazioni da 100000 euro come accade in italia, a fronte di nessun pagamento? neanche tramite assicurazione?

al massimo si tratta di qualche fondazione caritatevole o qualche stato isolato,

un conto è il pronto soccorso, che è garantito un conto è un trapianto di rene
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Postby serie1928 » Fri 23 February 2007; 18:25

E per fortuna che mi dicono che io vivo nel "magico mondo di Camay" :lol: :lol:
Invece vedo che qualcuno è abbracciato al monolito di "2001: Odissea nello spazio" canticchiando in motivo di "Also sprach Zarathustra". :shock:

Ma poi alla fine ha detto bene Giolumi, chi ha il potere deve avere le possibilità economiche per farlo. Ma con 1600 e passa miliardi di € di debito pubblico (107-108% del PIL) dove vogliamo andare!!

La libertà: finisce dove incomincia quella degli altri. e se "io" non voglio pagare colui che trasporta "te", lo pagi tu o altrimenti vai a piedi, questo nessuno te lo nega a meno che tu no voglia passare per le mie terre: sparo :evil:
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Postby MMMM » Fri 23 February 2007; 18:25

proprio qui che sbagli:la differenza tra pubblico e privato negli states non è nella qualità del servizio ma, in altro.logico che nel pubblico non hai i tortellini e il filetto di secondo ma, eseguano qualsiasi prestazione(nel caso non fosse convenzionata interviene il comune in cui abiti (a patto di dimostrare che REALMENTE non puoi permettertela)o varie associazioni.
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Postby brianzolo » Fri 23 February 2007; 18:32

quel REALMENTE trapiantato in italia mi fa già ridere :wink:
chi ha REALMENTE bisogno? i dentisti o gli orefici che dichiarano 6.000 euro all'ANNO di reddito?
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Postby giolumi » Fri 23 February 2007; 18:39

appunto per beneficenza, che finisce in fretta....

realmente? spero che altrove siano piu precisi che da noi.... :lol: :lol: :lol: :lol:

(caro serie 1928 non mi resta che dirti che se per te i diritti dell'uomo sono un fastidio non ci possiamo fare nulla, daltro canto anche maria teresa d'astruia e consoerte erano urtati da qeusto concetti.... cosi come saddam hussein e altri bei esemplari.... vedi tu la reputazione di cui godono ora!)

se penso a quanti hanno dato la vita, e non solo morendo, ma lottando strenuamente, per dare questi diritti a tutti, mi sembra a dir poco offensivo permettere che siano cosi insultati, ma visto che non sei l'unico e le tue sono parole mentre altri lo fanno con i fatti, faro finta di non averti letto
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