serie1928 wrote:Dobbiamo tornare al colore Isabella "tanto è già sporco"?
A me piace il bianco. Le pareti di casa mia sono bianche, l'edilizia mediterranea dei villaggi è stupendamente bianca.
Ma sui veicoli, in particolare sui treni, preferisco una varietà e un equilibrio cromatico che il bianco non può dare.
Ci sono tanti colori da usare, diamine, e non solo l'Isabella, ovviamente.
Comunicato stampa, il 19 aprile 2016
Asse del San Gottardo: Le FFS adottano misure specifiche per migliorare la qualità lungo l’asse del San Gottardo.
Le FFS non sono soddisfatte dell’attuale situazione sull’asse del San Gottardo: la puntualità dei clienti si attesta all’82 percento, ossia circa 7 punti percentuali al di sotto del valore auspicato a livello nazionale. Oggi ad Arth-Goldau le FFS hanno presentato le misure finalizzate a migliorare la qualità. Tra queste lo stanziamento di 12,9 milioni di franchi per interventi di manutenzione addizionali sui treni e la costituzione di un gruppo di lavoro internazionale incaricato di ridurre i ritardi dei treni in provenienza dall’Italia. I rischi di perturbazioni nelle ore di punta dovrebbero inoltre essere ridotti con un numero maggiore di lavori di costruzione nei fine settimana e maggiori sbarramenti totali brevi anziché tratti di rallentamento che si protraggono nel tempo. Si punta altresì a migliorare le informazioni alla clientela.
La puntualità dei clienti sull’asse del San Gottardo si attesta all’82 percento, ossia circa 7 punti percentuali al di sotto del valore auspicato a livello nazionale. I ritardi sono principalmente riconducibili a guasti tecnici sul materiale rotabile, ritardi dei treni in provenienza dall’Italia, nonché alla presenza di nuovi impianti e di numerosi cantieri. Oggi in occasione di un incontro con i media tenutosi ad Arth-Goldau, Jeannine Pilloud, capo FFS Viaggiatori, e Philippe Gauderon, capo FFS Infrastruttura, hanno presentato le misure intese a migliorare la qualità.
La disponibilità dei treni ad assetto variabile del tipo ETR 610 in circolazione sul San Gottardo è critica. Da qui al 2018, le FFS prevedono d’investire 12,9 milioni di franchi in misure di manutenzione addizionali, volte a risolvere i guasti tecnici che interessano la tecnica d’inclinazione e la trazione. Inoltre, un gruppo di lavoro internazionale, composto da rappresentanti delle FFS e delle ferrovie italiane, lavorerà alla riduzione dei ritardi dei treni in provenienza dall’Italia. E’ inoltre previsto di migliorare le informazioni ai viaggiatori. Per questo, le FFS hanno adeguato i concetti in materia di informazione e formato i collaboratori.
Dopo aver assistito ad un aumento delle perturbazioni sulle tratte Brunnen-Erstfeld e Pollegio-Castione legate alla messa in servizio della segnalazione in cabina di guida (ETCS Level 2), la situazione riguardante gli impianti di tratta è migliorata. Le FFS hanno riportato l’affidabilità ai livelli precedenti la messa in servizio. Vi sono tuttavia ancora delle preoccupazioni per l’interazione tra il sistema di segnalazione in cabina di guida e le singole tipologie di veicoli. Le FFS stanno lavorando intensamente con i produttori dei veicoli per la risoluzione di questi problemi.
I numerosi cantieri richiedono maggiori sforzi.
La presenza di numerosi cantieri sull’asse del San Gottardo costituisce una sfida. Nell’orario attuale le riserve per i tratti di rallentamento sono limitate. Una modifica della pianificazione può essere d’aiuto: più lavori di costruzione nei fine settimana e sbarramenti totali brevi anziché tratti di rallentamento che si protraggono nel tempo diminuiscono i rischi per l’orario e riducono le limitazioni per la clientela. Il nuovo orario, che entrerà in vigore a dicembre 2016, prevede maggiori riserve di tempo sul lungo periodo, grazie al posticipo dei lavori sulla sponda est del lago di Zugo.
Per le FFS le sfide non finiscono con la messa in servizio della galleria di base del San Gottardo. Prima di poter beneficiare pienamente dei guadagni in termini di tempo nel traffico merci e viaggiatori, si dovranno ultimare, entro la fine del 2020, anche la galleria di base del Monte Ceneri e il corridoio di quattro metri. A tal fine, sull’asse del San Gottardo sono in corso circa 25 progetti di costruzione.
CANTONE
10/11/2016 - 08:14
Milano dista 19 minuti in più
Il calcolo-choc: dall'anno prossimo i treni da Lugano per il capoluogo lombardo saranno più lenti. Ecco perché
LUGANO/MILANO - Altro che progresso tecnologico. Altro che alta velocità. Credevate che dagli anni '60 – quelli delle macchine da scrivere, il bianco e nero, Neil Armstrong – il mondo avesse corso in avanti? Ricredetevi. Sulla tratta Lugano-Milano, almeno, il tempo si è fermato: anzi è andato all'indietro. Lo dice una stima effettuata dal professor Remigio Ratti per conto della neonata associazione Pro San Gottardo, e confermata dalle Ffs a Tio.ch-20minuti: i treni Eurocity impiegheranno nel 2017 tra i 76 e gli 86 minuti per andare dal Ceresio al capoluogo lombardo e viceversa. Oltre cinquant'anni fa, il vecchio Trans Europ Express (nella foto) ci metteva 20 minuti in meno. «Uno scandalo» per Piero Martinelli di Pro San Gottardo. «A fronte dei soldi pubblici spesi, il dato fa impressione».
Eppure i numeri parlano chiaro. I tempi di percorrenza per Milano Centrale in Eurocity sono passati da 64 minuti nel 1964 a 62 minuti nel 1982, a 59 nel 2005 – record storico – per risalire a un'ora esatta nel 2013 e poi, nel giro di tre anni, schizzare in alto: 67 minuti nel 2016, mentre la previsione è di 76-86 minuti per l'anno prossimo. La stima è corretta, conferma Roberta Trevisan delle Ffs: «Il motivo dell'aumento dei tempi è il maggiore traffico ferroviario attorno a Milano e i numerosi cantieri aperti sulla linea, sia in Svizzera che in Italia». Per Martinelli, però, non sono scuse sufficienti. «La Confederazione ha speso 22 miliardi per accorciare le distanze e questo è il risultato. Senza degli investimenti per potenziare la linea tra Lugano e Chiasso e poi in Italia, sono soldi sprecati».
A farne le spese alla fine sono i passeggeri. «È deludente che in 40 - 50 anni non si sia andati avanti» commenta Fabio Canevascini della Associazione ticinese utenti dei trasporti (Astuti). «Vien da dire che si stava meglio quando si stava peggio. Come se non bastassero i continui ritardi dei treni e le lungaggini sui cantieri, vedi la Stabio-Arcisate. Il dialogo della nostra associazione con le aziende di trasporto pubblico è finora stato positivo e costruttivo. Dobbiamo mantenere alta la pressione, c'è ancora molto da fare».
Articolo di DILL
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