Visto che sembra esserci ancora qualche dubbio, confermo che di norma i treni a Paderno stazionano sul 2 (binario deviato) e così hanno sempre fatto, a differenza di Calusco dove se non ricordo male i treni attestano in CT. Quello dell'incidente non fa eccezione, essendo arrivato e scappato sul binario deviato. Mi ero sempre chiesto anch'io il motivo, ma da google maps si può facilmente verificare (
https://imgur.com/a/LgQAjDQ) che 6 carrozze MD (e quindi anche PR) sul binario 1 occupano l'attraversamento pedonale, problema che non si pone sul binario 2, dotato di marciapiede molto più lungo. Sempre se non ricordo male, ma sono abbastanza certo, i treni attestano senza impegnare l'attraversamento e quindi sono obbligati a stare sul binario deviato.
Sulla velocità, in assenza di attriti sqrt(2*g*h) risulta in una velocità teorica di 90-100 km/h, con (supponendo pendenza costante) un tempo di percorrenza di 7-8 minuti. La velocità reale considerando l'effetto degli attriti penso si possa stimare in almeno 60-70 km/h, mentre una stima sui tempi è troppo variabile in funzione della pendenza.
Domanda più giurisprudenziale: ammesso che sia andata come sembra, di chi è la colpa? Del solo macchinista, o del capotreno, o di entrambi in parti uguali? Chi si deve accertare dell'effettiva frenatura del treno e ne è giuridicamente responsabile?