Galleria di base, martedì giù "l'ultimo metro"
09.03.2015 - aggiornato: 09.03.2015 - 18:17
Un atteso evento storico: la rottura del diaframma per l'apertura della galleria est del tunnel di base del Ceneri sarà festeggiato con brindisi e immagini da ricordare.
I lavori alla Galleria di base del Ceneri procedono a pieno ritmo infatti oltre l’88% del sistema di galleria e cunicoli è stato scavato. Ma la rottura dell'ultimo metro in direzione Sud, il cosiddetto "diaframma", sarà un evento che merita di essere ricordato e celebrato. Tanto che per l'atteso momento, previsto per martedì 17 marzo AlpTransit San Gottardo SA ha deciso di festeggiare invitando stampa e addetti ai lavori.
L'evento principale si terrà però alle 11.15, quando avverrà il brillamento con la caduta dell'ultimo diaframma nella canna est [ndCoccodrillo: sarà nella ovest], con sbocco a Vezia. Aperto il passaggio, si darà il via ai festeggiamenti con i brindisi di rito.
«Aggiornando la linea, addio galleria ferroviaria»
11.03.2015 - aggiornato: 11.03.2015 - 18:58
Il Municipio si oppone ai lavori per il potenziamento del traffico merci: «Popolazione preoccupata». Gli interventi ammontano a 91milioni di franchi.
Il Municipio di Gambarogno si oppone al progetto delle Ferrovie Federali Svizzere (FFS SA) concernente la “Modernizzazione delle infrastrutture ferroviarie nel Gambarogno”, teso a potenziare il traffico merci. Il 10 marzo ha quindi inoltrato opposizione. Ricordiamo che gli interventi ammontano a 91milioni di franchi di stanziamento e si riferiscono: alla costruzione di un secondo binario tra Contone e Quartino; nuovi impianti di sicurezza nelle stazioni, automazione della linea; un nuovo Edificio di Tecnica Ferroviaria a Magadino; prolungo dell’attuale binario 4 alla stazione di Magadino-Vira.
«Rammentiamo - spiega il Municipio in una nota - che la linea ferroviaria in questione attraversa i vari nuclei abitativi ed è stata inaugurata ufficialmente il 18 novembre 1882, secondo criteri da “Gottardbahn” e dunque, pur con i dovuti aggiornamenti, rimane una vecchia linea, sicuramente inadeguata per far fronte ai prospettati aumenti nella capacità di trasporto. In sostanza, viene raddoppiata la sua capacità. Non bisogna inoltre dimenticare l’asprezza del territorio, i ricorrenti scoscendimenti» e il fatto che sul solo versante italiano la linea è messa peggio.
Nell’opposizione l’Esecutivo guidato da Tiziano Ponti ha ribadito che in termini generali e in prospettiva futura «il progetto di sviluppo non può essere accettato in quanto, con i miglioramenti proposti, la linea assumerebbe una capacità di trasporto tale che difficilmente sarebbero in seguito studiate e valutate delle alternative». In primis l’auspicata galleria che il Comune torna a rivendicare, chiedendo alle FFS e alla Confederazione di avviare le procedure pianificatorie e progettuali per realizzare, in tempi realisticamente sostenibili, una galleria a doppio binario che attraversi tutto il Comune di Gambarogno, sgravando così la vecchia linea ferroviaria dal trasporto di merci. Questa eventualità è già inserita a livello di ipotesi, seppur a binario semplice, nella scheda di Piano direttore M6 AlpTransit e progetti federali d’infrastruttura ferroviaria.
Riconosciamo gli sforzi, ma...
Il Municipio riconosce gli sforzi profusi dalle FFS, con il supporto dell’UFT, nel considerare alcune misure compensatorie richieste in precedenza (ammodernamento di alcuni sottopassi), giudicate un primo passo nella giusta direzione auspicata, ma non sono sufficienti a mitigare l’impatto negativo del progetto complessivo previsto. Per questo, nell’opposizione, sono state avanzate nuove esigenze di intervento: per il sottopasso di Via Vairano, coordinamento con il progetto stradale a monte, fino al tornante della Chiesa Parrocchiale; realizzazione di un sottopassaggio a Contone, in zona Monda; adeguamento del sottopassaggio tra la rotonda Pergola e la rotonda provvisoria in direzione Magadino; adeguamento dei profili e dell’altezza dei due sottopassi di Sant’Abbondio e Caviano; adeguamento dei marciapiedi in tutte le stazioni; presentazione di un programma lavori rispettoso della quiete pubblica e degli interessi del settore turistico; presentazione di uno studio sull’impatto delle vibrazioni; compensazione finanziaria per interventi legati alla mobilità lenta; studio del problema faunistico.
L’opposizione presentata, precisa il Municipio, non ha sicuramente «carattere defatigatorio inteso ad ottenere vantaggi altrimenti preclusi. Più semplicemente, il senso di ingiustizia percepito a livello popolare per l’impatto del progetto: sacrificio di territorio, sicurezza merci pericolose, perdita di tranquillità ecc». Il Municipio «non ha potuto esimersi dal tutelare le legittime aspettative della popolazione».
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