Trenitoscana

[tojo]

Per caso ho trovato su internet questo articolo di qualche mese fà, riguardante l'ennesimo tentativo di liberarsi dal monopolio di Trenitalia da parte delle Regioni: in questo caso si parla della Toscana e dell'operazione Trenitoscana.

Pendolari, arriva Trenitoscana

Repubblica — 20 marzo 2010 pagina 1 sezione: FIRENZE
SI CHIAMA Trenitoscana. E' una nuova compagnia di trasporti ferroviari che punta a gestire le tratte regionali al posto del gruppo Ferrovie dello Stato. Il servizio è assegnato dalla Regione Toscana e serve soprattutto le esigenze dei pendolari. Che, come è noto, sono spesso insoddisfatti e lamentano ritardi e disservizi (più di una volta la Regione ha instaurato in proposito un braccio di ferro con Trenitalia). L' annuncio della discesa in campo della nuova società avviene proprio mentre il candidato presidente del Pd, Enrico Rossi, attacca il malservizio di Trenitalia e apre alla concorrenza. - MASSIMO VANNI

http://ricerca.repubblica.it/repubblica ... scana.html

Cosa ne pensate?

[S-Bahn]

Penso che una notizia così, senza sapere cosa c'è dietro, non dice nulla, inoltre...

Dal monopolio TI ci si libera se:
- il potere potlitico è veramente convinto di mettere le aziende in competizione
- il potere politico crede nella necessità di un'autorithy che si prenda in carico la parte strategico/progettuale in qualche modo surrogata da Trenitalia
- il potere politico resiste al tentativo di insabbiare il cambiamento messo in atto da parte del monopolista
- le cose sono in mano a qualcuno che capisce qualcosa sia di ferrovia sia dei maccanismi economici e industriali di competizione e convivenza tra le aziende.

Mi pare che nessuno dei requisiti suesposti sia minimamente rispettato.

[tojo]

Ho avuto modo di leggere un articolo di commento a questa notizia anche sul forum di City Railways ed ho scoperto che Trenitoscana intenderebbe fare una cosa un po' diversa da quella della rottura del monopolio di TI: in pratica si farebbe subappaltare, in forza della possibilità prevista da Contratto di servizio tra Regione e TI, la gestione e l'erogazione del servizio regionale in alcune tratte da Trenitalia, la quale probabilmente "girerà" a TT parte del sussidio ricevuto, a mò di "ringraziamento".
Nei fatti si assisterebbe ad un fenomeno di "esternalizzazione" del servizio ferroviario regionale, simile a quella tentata con TILO (se non erro).

L'articolo su City Railways era piuttosto interessante: se non è contro le regole del Forum, lo posso riportare anche qui per intero!

[S-Bahn]

Non so se è contro le regole, ma non credo

TiLo era una cosa un po' diversa. Era un accordo non di subbappalto ma di una società mista TI/SBB. Idea partorita da una piccola furbizia, evitare almeno sulla Chiasso le gare che sembravano allora imminenti e inevitabili, ma a parte questa furbizia ha avuto un senso ed una funzione.
Le dimensioni ridotte, il contributo anche di mentalità di SBB, e la presenza di obiettivi non generici avevano prodotto una cura per il servizio superiore alla media TI, e si vedeva benissimo a Monza dove i treni confluivano nel fiume di TI.
Proprio questo successo (anche di utenza) ne ha decretato la fine sul lato italiano (perchè in Svizzera contina, di fatto come regionalizzaione o cantonizzazione di SBB), in quanto il confronto col resto di TI era impietoso, e quindi intollerabile per Moretti.

[tojo]

Non so se è contro le regole, ma non credo

Dai, allora "mi arrischio", a costo di prendermi una ramanzina!
Ecco dunque l'articolo!

Arriva Trenitoscana, l´operazione «alla Montezemolo-Della Valle» in salsa toscana. Mentre il candidato presidente del centrosinistra Enrico Rossi parla di concorrenza nel servizio ferroviario regionale, salta fuori che il progetto di una compagnia toscana pubblico-privata è già a buon punto. E che si sta già trattando con Trenitalia per un possibile subappalto di cinque linee: la Siena-Firenze, la Siena-Grosseto, la Siena-Arezzo, la Faentina e la Pisa-Lucca. In pratica, circa il 20 per cento dell´attuale traffico regionale.
La nuova compagnia ferroviaria dovrebbe essere costituita entro questa estate. Non una nascita dal niente, piuttosto la trasformazione della piccola società Tft (Trasporto ferroviario toscano) che gestisce i collegamenti tra Arezzo e Stia e tra Arezzo e Sinalunga. Una società controllata dalla holding Lfi (La Ferroviaria italiana) con sede ad Arezzo, a sua volta controllata dagli enti locali ma con partecipazioni di Rama (Grosseto), Train (Siena), della stessa Ataf e di privati come la francese Ratp che da sola detiene il 37 per cento del pacchetto azionario. E proprio a partire da Tft si pensa di dar vita, per aggregazioni e fusioni, alla nuova compagnia.
Una Trenitoscana al 51 per cento pubblica e con diversi partner privati, da Ratp a un istituto di credito legato al territorio (si parla del Monte dei Paschi). La stessa Trenitalia sarebbe interessata ad acquistare una quota della nuova compagnia. Anche perché la società toscana, che si avvarrà dei binari di Rfi (Rete ferroviaria italiana) e di treni acquistati o in affitto, sarà pagata da Trenitalia. Non direttamente dalla Regione.
E´ del resto il contratto di servizio firmato un anno tra la Regione e le Ferrovie che prevede proprio questa possibilità: il subappalto da parte di Trenitalia di alcune linee regionali. Una possibilità non solo auspicata ma guardata con favore dal governo toscano uscente: «Apprezzo quanto detto da Rossi, noi siamo a favore della concorrenza per il mercato», dice l´assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti. «Sono già in corso processi di fusione per dar vita ad un soggetto di livello regionale», conferma l´assessore.
L´obiettivo, a quando si apprende dagli ambienti di Tft e Ratp, è di offrire un servizio concorrenziale rispetto a quello oggi offerto da Trenitalia soprattutto sulle tratte pendolari, dove puntualità e pulizia delle carrozze sollevano continue proteste. Ma è anche quello di marciare spediti. Per arrivare all´avvio del servizio sulle prime cinque tratte, che non sono certo tra le più frequentate, intorno alla metà del prossimo anno. Più o meno in coincidenza, guarda caso, con il progetto annunciato da Montezemolo e Della Valle.
Non sarà facile, ma questo è oggi il traguardo temporale prefissato. Del resto, si annuncia già la prima gara ferroviaria: «Siamo l´unica Regione ad essere arrivati alla seconda gara per il trasporto pubblico su gomma e nel 2014 arriveremo anche a quella per i treni», sottolinea l´assessore. Uno degli «asset» del progetto è che le società del trasporto su gomma partecipino all´operazione, in modo da garantire una migliore integrazione tra tra treni e bus.

Tratto dal forum di City Raiways: http://cityrailways.freeforumzone.leona ... dd=9158320

Comunque non sapevo che la decisione di chiudere TiLo fosse dipesa dal problema della "pubblicità comparativa" tra lo schifo medio di TI e gli standards "quasi svizzeri" raggiunti con TiLo!
Io resto sempre dell'idea che TI sia destinata alla lunga a fare la fine di Alitalia: "dimagrire" (e non per razionalizzare sprechi ed inefficienze, ma per tagliare i servizi alla clientela) sempre più, fino alle soglie del fallimento, dal quale essere "salvata" da qualche "cavaliere bianco" pronto a fare un po' di speculazione, prima di vendere tutto a francesi e/o tedeschi...

Ma sto andando , per cui smetto!

[S-Bahn]

TI ha una massa ben diversa da Alitalia, si muove in un contesto di quasi monopolio naturale ben diverso dal trasporto aereo e si è politicamente e finanziariamente cautelata con una serie di leggi e decreti che il parlamento ha scritto praticamente sotto dettatura.
Vedo pertanto molto difficile paragonare il possibile destino delle due aziende.

[tojo]

MOD: non quotare il messaggio immediatamente precedente

Permettimi di dissentire: il gruppo FS oggi non ha la capacità di portare avanti gli investimenti necessari per tenere rete e rotabili al passo con i tempi, non a caso gli sbandierati miliardi di investimenti in nuovi treni sono arrivati direttamente dal Governo (e questo sicuramente contribuirà a rallentare l'agonia, è vero).
Tuttavia nel medio termine gli investimenti necessari saranno crescenti, visto che scontiamo una cronica sottodimensione del parco rotabili necessari per una rete così estesa, e quei soldi sarà sempre più improbabile arriveranno dallo Stato, vista la situazione in continuo deterioramento delle finanze pubbliche.

E' vero che attualmente TI ha politiche e normative di assoluto favore, appunto "quasi dettate", però è anche vero che, di fronte ad un probabile peggioramento graduale non tanto dei servizi in sé (leggi: modernità dei treni), ma quanto della varietà dei servizi offerti (leggi: lenta soppressione di un numero sempre maggiore di regionali, a vantaggio di intercity e soprattutto costosi eurocity), è probabile che qualche demagogo ne approfitti per costruire le proprie fortune sulla promessa di "un giro di vite" contro i privilegi di TI.
A tutto questo aggiungi l'Europa che, non certo per amore verso i viaggiatori italiani, quanto per pressione di lobbies industriali d'Oltralpe, non esiterà a "mettere alle corde" il Governo e con esso Trenitalia, in modo da ottenere "verdi praterie" per le varie SNCF, DB, etc. etc.

Fine , promesso!

[ing]

Vabbeh, se la regione Toscana gioca ai trenini usando la licenza della Ferroviaria Italiana, penso che al massimo farà qualcosa in perfetto accordo con TI, come FER in Emilia, ST in Veneto, GTT in Piemonte, Ferrotramviaria in Puglia...

[S-Bahn]

Permettimi di dissentire: il gruppo FS oggi non ha la capacità di portare avanti gli investimenti necessari

Dov'è il problema? Con contratti di servizio e investimenti da legge obiettivo o simili muove tutti i soldi che deve.
Prima lo stato ripianava il deficit, oggi fa lo stesso con altri nomi. Non ti illudere troppo con le teorie...

[tojo]

Forse sarò un po' troppo catastrofista io, però con l'attuale situazione economico-finanziaria vedo sempre più difficile in futuro buttare i soldi dalla finestra per darli alle FS al ritmo attuale: poi ovviamente sono solo mie supposizioni!