hai ragione:
le partenza erano 6 minuti dopo l'arrivo del treno
gli arrivi invece erano 1 minuti dopo la partenza del treno
questo verso milano. verso monza è diverso che tra S9 e S11 c'è un treno ogni quarto d'ora.
ZONA NOVE Dicembre 2010 wrote:Ecobus: funziona bene e non inquina? Aboliamolo
L’Università Bicocca da molto tempo forniva a studenti,
docenti e personale un bus navetta per raggiungere il
campus. Un mezzo assolutamente ecologico, utilizzato da circa
mille persone ogni giorno per spostarsi tra i vari edifici o
per collegarsi con la stazione ferroviaria di Greco Pirelli. Un
mezzo di cui parliamo al passato perché è stato soppresso dal
Comune su richiesta dell’Atm.
“Un servizio assolutamente indispensabile - ci dice Federico,
laureando in Informatica - per chi come me arriva da fuori
Milano con il treno: dalla stazione alla sede della mia facoltà ci
sono 25 minuti di cammino a passo svelto, molti di noi sono passati
all’automobile”.
Pagato interamente dall’Università, il bus non poteva continuare
a circolare senza l’autorizzazione del Comune. Gli studenti
però non si arrendono.Angelo Calabrese, iscritto alla specialistica
di sociologia, spiega: “Né il tram 7, né il 31, né la 51 coprono
interamente la zona. Se ti va bene, ci metti 40 minuti a girare il
campus, contro i 10 del percorso della navetta».
Una vicenda che si tinge d’assurdo, se si pensa che di navette
aziendali è piena la città. Se a ciò si aggiunge l’opinabile scelta
di circondare l’Università di parcheggi a pagamento (che peraltro
fanno sì che molti studenti parcheggino sul viale Sarca, “rubando”
parcheggi ai negozianti e ai loro clienti di passaggio), il
dubbio che si voglia a tutti i costi fare cassa sugli universitari
non sembra poi così peregrino.
• Bikemi o biketi? Una soluzione alternativa alla navetta sarebbe
la presenza di stazioni Bikemi (“Bici milanesi”) all’interno
del campus universitario. Tuttavia anche questo è assolutamente
di là da venire: la tanto annunciata fase due di Bikemi,
infatti, prevede l'installazione di ulteriori 100 nuove grandi stazioni
da 33 stalli e 2.250 nuove biciclette. Ma l’allargamento dell’area
di utenza va dalla Cerchia dei Bastioni fino alla Cerchia
Filoviaria 90/91. Bicocca è quindi assolutamente esclusa.
Una ricerca dell’Università Bicocca sui suoi 30mila studenti evidenzia
come il 7 per cento raggiunga l'università in motocicletta
o in bici, il 15 scelga l’auto e il 78 per cento preferisca invece
treno e mezzi pubblici. Speriamo che, con l’aiuto della lungimirante
politica di Atm e Comune di Milano, non si riesca ad invertire
la tendenza. (Antonella Loconsolo)
ZONA NOVE Dicembre 2010 wrote:CdZ 9: ripristinare la navetta
Per favorire il ripristino del bus navetta per gli studenti dell’università
Bicocca il consigliere del Pd Carlino Dibiase ha
presentato in Consiglio di Zona 9 la seguente mozione:
Considerato - che l’ecobus che collega la stazione di Greco ai vari
dipartimenti dell’Università Bicocca (ubicati sul territorio del
Comune di Milano uno dei quali sito in via Thomas Mann 8 ben
oltre un km dalla stazione FS) permette a migliaia di studenti al
giorno di raggiungere in soli 10 minuti l’Università, al posto dei
tre mezzi necessari con la rete Atm (tram 7 e 31 e bus 51) e impiegare
oltre 40 minuti; - che molti di coloro che utilizzano tale navetta
hanno già fatto una parte di viaggio in treno; - che, malgrado
il contratto di servizio tra Atm e Comune indichi coperto un
tratto che comporta massimo due cambi di mezzi, il disagio per
centinaia di ragazzi sarebbe molto gravoso e toglierebbe migliaia
di ore di tempo allo studio; - che tale ecobus ha basse emissioni
inquinanti, visto che il servizio è erogato con bus ad alimentazione
ibrida elettrico-diesel, e quindi determina anche un vantaggio
in termini di qualità dell’aria anche ai quartieri attraversati;
- che il bus navetta, attivo solo nei mesi in cui si svolgono le attività
universitarie, è utilizzato solo dagli studenti e professori e
non da tutta l’utenza e che quindi, contrariamente a quanto addotto
da Atm in merito al contratto di servizio in essere fra la
stessa Azienda e il Comune di Milano, non vi è nessuna concorrenza
sleale,come confermato in una precedente sentenza del Tar;
- che una città che voglia considerarsi davvero aperta, moderna e
ospitale non può negare un servizio a persone che spesso vengono
da fuori città o da quartieri distanti da Bicocca e che molte volte
hanno poche risorse economiche;
Il Consiglio di Zona 9 chiede al Comune di Milano - di revocare
il ritiro dell’autorizzazione e di concedere tale servizio agli
studenti, valutando con Università Bicocca ed Atm una modifica
del percorso e del numero delle fermate per sanare la controversia
in merito al contratto di servizio; - di attuare interventi
che permettano di incentivare l’uso del mezzo pubblico e delle
bici per raggiungere tutte le Università di Milano e allo stesso
tempo di scoraggiare l’uso dell’auto privata.
ZONA NOVE Gennaio 2011 wrote:Soppressione del bus navetta degli studenti
Proseguono gli incontri per sbloccare la situazione
Ne abbiamo dato notizia sul numero scorso.Il Comune di Milano, su
pressione di Atm, forte anche di una sentenza del Tar della
Lombardia, ha sospeso il servizio del bus navetta dell’Università della
Bicocca.Forte la protesta degli studenti e dei professori che ogni giorno
utilizzavano il servizio per spostarsi fra i vari edifici del campus universitario
e per raggiungere la stazione FS Greco-Pirelli. Il CdZ 9 non è rimasto
indifferente di fronte a questa scelta sbagliata, fortemente penalizzante
per migliaia di persone e, grazie ai consiglieri Andrea Bina e
Carlino Di Biase, ha approvato il 18 novembre una mozione che chiede
al Comune di riattivare il servizio, concordando con Università e
Atm le eventuali modifiche di percorso e di fermate per chiudere il contenzioso
che ha portato alla sospensione del servizio.
Ebbene, il responsabile Atm incaricato di seguire la vicenda ha così risposto:“
Nell’attesa che si risolvano le controversie che hanno portato il
Comune ad annullare l’autorizzazione all’esercizio avendovi ravvisato
un profilo d’illegittimità, sono stati presi contatti con l’Università
Bicocca per fornire adeguata risposta alle esigenze di mobilità studentesca
in modo alternativo. Allo scopo, è stata individuata un’ipotesi
di modifica di percorso dei servizi di Trasporto Pubblico Locale
che sarà sottoposta ai competenti Settori del Comune di Milano.”
Leggermente diversa e un po’ più articolata la risposta che Atm ha fornito
all’Università della Bicocca dopo l’incontro avuto in data 3 dicembre
e che riportiamo di seguito:“Sono state analizzate le esigenze di collegamento
per gli studenti attualmente non soddisfatte dal trasporto
pubblico locale.È stata quindi individuata congiuntamente una proposta
di deviazione di percorso della linea 87 che potrebbe soddisfare
tali esigenze, da sottoporre ai competenti Settori del Comune di
Milano, verso i quali Atm si farà parte attiva. La deviazione è comunque
subordinata al completamento di una strada attualmente
a fondo cieco.Per supplire al venir meno della gratuità del precedente
servizio navetta,Atm è disponibile a cooperare per individuare soluzioni
a livello tariffario. In relazione alla proposta di istituzione di
un bus di quartiere diurno, da effettuare con bus 12 metri, Atm garantisce
la propria disponibilità, nell’ambito di un progetto strutturato
che preveda i necessari presupposti tecnici ed economici.”
Morale della vicenda: siamo ancora in mezzo al guado. Si sta lavorando
per trovare una soluzione e nel frattempo studenti e professori si devono
arrangiare come possono.
Il servizio era stato sospeso il 22 ottobre 2010 in seguito a un’ordinanza del dirigente del Settore Attuazione Mobilità e Trasporti – servizio Trasporto pubblico del Comune di Milano che contestava alla società Palma S.r.l., la quale svolge il servizio di trasporto per conto dell’Università a seguito di gara d’appalto, di non aver mai presentato domanda di autorizzazione e di non possedere un “autobus immatricolato”, cioè omologato per il trasporto pubblico.
In opposizione all’atto del Comune, l’azienda che svolge il servizio ha presentato ricorso al Tar Lombardia anche sulla base della richiesta di immatricolazione dell’autobus inoltrata allo stesso Comune il 9 febbraio 2009 che l’aveva inizialmente accolta con un provvedimento del 23 dicembre 2009.
Adesso, con ordinanza depositata lo scorso 27 gennaio, il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia ha sospeso l’efficacia dell’ordinanza comunale che bloccava l’Ecobus fino alla discussione di merito del ricorso fissata per il prossimo 22 giugno, consentendo la ripresa, seppur temporanea, delle corse.
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