by S-Bahn » Sun 29 May 2016; 20:18
Perugia è un caso interessante.
Il minimetrò funziona decisamente bene ma ha costi molto alti di manutenzione. Il motivo principale pare sia l'usura del sistema di rallentamento e accelerazione delle cabine.
Poi c'è anche il problema di una utenza inferiore alle aspettative perché da quando è stato ideato il minimetò a quando è stato realizzato Perugia ha decentrato molte funzioni e di fatto c'è meno domanda di mobilità in centro. Non è detto che nel tempo alcune funzioni tornino a insediarsi di nuovo. Ma ci vuole tempo e qualche decisione coerente.
Personalmente pur essendo molto prudente, per non dire scettico, capisco che i sistemi a fune, specie a fune aerea, abbiano un certo appeal e si propongano in alcuni settori del mercato del TPL con promesse molto favorevoli, soprattutto sui costi, e in più lo fanno imponendo la loro presenza con le strutture fisse che possono anche avere una funzione iconica della città.
Ma ci sono diversi problemi, due su tutti.
- I sorvoli. Le normative sui sorvoli di case, grandi vie di comunicazione e impianti di energia (elettrodotti, casdotti) sono molto severe e il loro rispetto fa esplodere i costi, quando addirittura non è impossibile. Alcune nazioni europee mi risulta che di fatto impediscano i sorvoli.
- Manutenzione. La tecnologia di impianti che vanno dall'alba al tramonto, magari solo d'inverno, non si presta affatto per cabine di TPL che devono andare giorno e notte 365 giorni all'anno. Le usure e i cedimenti non sono nemmeno paragonabili a quelli di un impianto per uso turistico.
Vedremo.
Può essere che il tempo possa individuare un campo in cui questi sistemi sono vincenti come lo sono state a suo tempo (e lo sono ancora dove vennero costruite) le funicolari.
La speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso,
indipendentemente da come finirà
Václav Havel