In altro topic si parlava di parcheggi sotterranei, andando OT.
Per cui ho pensato di creare un apposita discussione qui (penso sia lasezione giusta, in fondo fa parte della "viabilità).
Dalle discussioni in cui si è toccato l'argomento risulta che molti storcono il naso a sentir parlare genericamente di "parcheggi sotterranei", vuoi per diffidenza, pseudoambientalismo, sindrome nimby o avversione per i "palazzinari".
Espongo qui il mio pensiero.
Anzitutto si dovrebbero distinguere le strutture dedicate ai residenti (box) da quelle a rotazione (genericamente "parcheggi").
Se si analizza la situazione attuale, risulta evidente che le auto invadono ogni spazio lecito e non.
Il verde è quotidianamente assalito da auto che parcheggiano su aiole, tra le piante, soffocando radici, urtando e lesionando cortecce, diffondendo malattie tra le piante; questo comporta sicuramente un danno al patrimonio arboricolo della città.
Viceversa, costruendo box in quantità, si produce un danno a qualche pianta nell'immediato, ma si liberano, pensando in prospettiva, nuovi spazi in superficie, che possono essere goduti meglio da tutti. E' il caso di piazza Po, dove un parcheggio per residenti ha tolto dalla strada centinaia di auto, e ha permesso di realizzare un piccolo parco aperto al pubblico, la cui manutenzione è a carico dei proprietari stessi dei box. Casi analoghi potrebbero verificarsi, a mio parere, in altri luoghi assediati da auto un po' in tutta la città, specie laddove le case hanno un'età in cui la necessità dei box non era prevista, o magari non esistevano nemmeno le auto. Piazzale Libia o S. Ambrogio sono i primi luoghi che mi vengono a mente.
Diverso il caso dei parcheggi a rotazione. Dato per scontato che attirano traffico, anche qui è ovvio (almeno, per me) che un certo numero sia necessario. Un piccolo esempio personale: Se non fosse esistito il parcheggio di Commenda/S.Barnaba, portare mia moglie alla Mangiagalli a partorire, andare a trovarla dopo il lavoro, portarle le cosa necessari e andare a prendere lei e la pupa il giorno delle dimissioni sarebbe stato un sicuro disagio, dato che io NON parcheggio abusivamente dove capita. Me lo impedisce il mio senso civico, prima che il rischio di venire multato.
Tutto sta a decidere quanti e dove siano necessari questi parcheggi a rotazione, oltre che in estrema periferia, come interscambio con i mezzi della rete urbana. Penso a ospedali (drammatica la situazione vicino all'istituto dei tumori, per esempio) e cose simili.
Naturalmente, tutte queste strutture hanno un senso solo se unite ad una seria repressione della sosta selvaggia, ovunque si manifesti.
Sogno le strade a grande scorrimento, ma anche i marciapiedi, compresi quelli che ospitano piante, liberi finalmente dall'assedio della sosta.