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Re: Trasporto aereo

PostPosted: Thu 11 March 2021; 9:17
by LUCATRAMIL
Il marchio è l'unica cosa meno rovinata di Alitalia: secondo UE la newco, tra mille casini, dovrebbe anche spendere per creare e lanciare promozionalmente un nuovo brand? Incluso ridipingere 50 aerei, rifare le divise ecc.? Mavadaviaiciapp, sono ciucchi. Il marchio va certamente tenuto: un problema in meno e forse una mano in più (se i nostri smetteranno di far fare figuracce alla società).

In ogni caso io il brand di scorta ce l'ho e si ricollega all'eccellenza alimentare e turistica italiana: CulinAria
un brand dalle mille interpretazioni.....

Re: Trasporto aereo

PostPosted: Thu 11 March 2021; 9:54
by S-Bahn
Geniale!

Re: Trasporto aereo

PostPosted: Thu 11 March 2021; 13:10
by Hallenius
MMMM wrote:Sembra essere stata pubblicata la redditività negativa di alcune rotte, ma lo stesso il nuovo piano industriale non vuole tagliarle (vedi firenze roma)

Leonard Berberi wrote:Il network
Come spiega più di un analista la rete di una compagnia aerea «è un sistema di vasi comunicanti» con un equilibrio delicato. Per esempio: prima del coronavirus la rotta Roma-Firenze perdeva 6 milioni di euro. Ma a bordo ci salivano soprattutto i turisti americani che arrivando in Italia con i collegamenti intercontinentali (più remunerativi) apportavano un cosiddetto «feeder value» di oltre 27 milioni. E infatti è una tratta che ITA manterrà.

https://www.corriere.it/economia/aziend ... ab9f.shtml

Re: Trasporto aereo

PostPosted: Thu 11 March 2021; 13:54
by mattaus313
Senza dimenticarsi del fatto che se tagli alcune rotte in perdita i costi fissi legati a queste verrebbero ripartiti su tutte le altre, riducendone il margine nella migliore delle ipotesi oppure, molto più probabilmente, portandole a loro volta in perdita.

Re: Trasporto aereo

PostPosted: Thu 11 March 2021; 13:58
by jumbo
Partirei dal presupposto che si tratta di una linea aerea che perde in generale. Non di una linea aerea che guadagna e che ha una tratta in perdita.

Detto questo, è chiaro che va considerato il sistema nel suo complesso. Non so che calcoli economici si facciano in questi casi, ma mi vien da dire che il ricavo della NY-Roma andrebbe attribuito non solo a quella tratta, ma anche in parte distribuito per le tratte di alimentazione, altrimenti appunto sembra che i rami di alimentazione siano in perdita quando invece contribuiscono al ricavo di altre tratte in modo importante. Magari alla fine scopriamo che la tratta in perdita non è la Roma Firenze ma la NY Roma.

Re: Trasporto aereo

PostPosted: Thu 11 March 2021; 14:52
by MMMM
jumbo wrote:Partirei dal presupposto che si tratta di una linea aerea che perde in generale. Non di una linea aerea che guadagna e che ha una tratta in perdita.

Detto questo, è chiaro che va considerato il sistema nel suo complesso. Non so che calcoli economici si facciano in questi casi, ma mi vien da dire che il ricavo della NY-Roma andrebbe attribuito non solo a quella tratta, ma anche in parte distribuito per le tratte di alimentazione, altrimenti appunto sembra che i rami di alimentazione siano in perdita quando invece contribuiscono al ricavo di altre tratte in modo importante. Magari alla fine scopriamo che la tratta in perdita non è la Roma Firenze ma la NY Roma.


Vedi jumbo come dicevi tu, fossero chiari e trasparenti, ma da 10 anni ad ora la chiarezza è il limitarsi ogni tanto a dichiarare che questa e quella rotta sn in perdita (qualche anno fa tocco a Reggio Calabria, nel 2007 all’intero aeroporto di Malpensa). In ogni caso Mattaus se crei una voragine nel volo di alimentazione, e perdi anche sugli intercontinentali, il palco non sta in piedi neanche se lo puntelli. Quello che intendi tu è il non chiudere una rotta di alimentazione seppur in perdita in quanto ti assorbe parte dei costi fissi (oltre ad essere una destinazione interessante). Ma qui c’è in perdita l’alimentazione (e non credo solo quegli indicati), p2p, probabile il volo ic, i costi fissi errati, i costi fissi da mantenere per legge, un miliardo da iniettare ogni anno, ecc. Il tutto riferito ad un mercato più scarno di quello che si vuole fare credere, quindi il discorso non regge.

Re: Trasporto aereo

PostPosted: Thu 11 March 2021; 15:06
by mattaus313
Quello che conta è solo se scrivi il totale in fondo tra parentesi o meno. Parlare di rotte in perdita o meno in se non ha nessun senso da fuori, lo ha da dentro per monitorare alcuni KPI ma ci sono cosi tante variabili da tener conto che farne un discorso in generale potrebbe risultare difficile.

Poi c'è anche un serio problema nel dibattito italiano: si è sempre parlato di argomenti fuffa come
- Dipendenti: il costo del lavoro in Alitalia è in linea con quello di altre compagnie.
- Rotte in perdita: vedasi sopra, non ha nessun senso detto cosi.
- Perimetro aziendale: lo sa anche un bambino che sotto una certa esternalizzare conviene.

e mai delle reali motivazioni per cui Alitalia perde come
- l'operativo è adeguato al modello di business?
- l'infrastruttura a supporto di Alitalia è adeguata?
- il posizionamento commerciale del vettore è corretto?

Quando si smetterà di piantare grane con le prime tre questioni e iniziare a ragionare sulle seconde tre forse potrà incominciare un dibattito all'altezza. Ma fino a quel momento saranno sempre e solo chiacchiere da bar.

Re: Trasporto aereo

PostPosted: Thu 11 March 2021; 15:07
by MMMM
MMMM wrote:
jumbo wrote:Partirei dal presupposto che si tratta di una linea aerea che perde in generale. Non di una linea aerea che guadagna e che ha una tratta in perdita.

Detto questo, è chiaro che va considerato il sistema nel suo complesso. Non so che calcoli economici si facciano in questi casi, ma mi vien da dire che il ricavo della NY-Roma andrebbe attribuito non solo a quella tratta, ma anche in parte distribuito per le tratte di alimentazione, altrimenti appunto sembra che i rami di alimentazione siano in perdita quando invece contribuiscono al ricavo di altre tratte in modo importante. Magari alla fine scopriamo che la tratta in perdita non è la Roma Firenze ma la NY Roma.


Vedi jumbo come dicevi tu, fossero chiari e trasparenti, ma da 10 anni ad ora la chiarezza è il limitarsi ogni tanto a dichiarare che questa e quella rotta sn in perdita (qualche anno fa tocco a Reggio Calabria, nel 2007 all’intero aeroporto di Malpensa). In ogni caso Mattaus se crei una voragine nel volo di alimentazione, e perdi anche sugli intercontinentali, il palco non sta in piedi neanche se lo puntelli. Quello che intendi tu è il non chiudere una rotta di alimentazione seppur in perdita in quanto ti assorbe parte dei costi fissi (oltre ad essere una destinazione interessante). Ma qui c’è in perdita l’alimentazione (e non credo solo quelli indicati), p2p, probabile il volo ic, i costi fissi errati, i costi fissi da mantenere per legge, un miliardo da iniettare ogni anno, ecc. Il tutto riferito ad un mercato più scarno di quello che si vuole fare credere, quindi il discorso non regge.

Re: Trasporto aereo

PostPosted: Thu 11 March 2021; 15:15
by MMMM
Infatti è quello che ha sempre fatto quell’azoenda fottendosene del resto tanto chi ripianava c’è sempre stato! Le aziende normali analizzano tutto, idem l’Europa che chiede di analizzare tutto.
Questa storia dei costi del lavoro uguali ad altre compagnie è un’altra questione calata dal cielo! Il costo del personale di quell’azienda è simile a quello di altre aziende che operano in paesi con capacità di spesa maggiore, e che quindi possono permettersi tariffe più alte, oltre ad operare in modo sensibilmente diverso da loro...ricordiamoci che i buoni pasti dei naviganti sono quasi lo stipendio di un operaio. Un po’ la questione stride

Re: Trasporto aereo

PostPosted: Thu 11 March 2021; 15:16
by jumbo
mattaus313 wrote:Quello che conta è solo se scrivi il totale in fondo tra parentesi o meno. Parlare di rotte in perdita o meno in se non ha nessun senso da fuori, lo ha da dentro per monitorare alcuni KPI ma ci sono cosi tante variabili da tener conto che farne un discorso in generale potrebbe risultare difficile.

Poi c'è anche un serio problema nel dibattito italiano: si è sempre parlato di argomenti fuffa come
- Dipendenti: il costo del lavoro in Alitalia è in linea con quello di altre compagnie.
- Rotte in perdita: vedasi sopra, non ha nessun senso detto cosi.
- Perimetro aziendale: lo sa anche un bambino che sotto una certa esternalizzare conviene.

e mai delle reali motivazioni per cui Alitalia perde come
- l'operativo è adeguato al modello di business?
- l'infrastruttura a supporto di Alitalia è adeguata?
- il posizionamento commerciale del vettore è corretto?

Quando si smetterà di piantare grane con le prime tre questioni e iniziare a ragionare sulle seconde tre forse potrà incominciare un dibattito all'altezza. Ma fino a quel momento saranno sempre e solo chiacchiere da bar.
Ce n'è un'altra di fondo: ha senso che esista una compagnia di bandiera in Italia nel 2021, per la quale pensare di costruire infrastrutture adeguate al suo modello di business ed al suo posizionamento commerciale?

Re: Trasporto aereo

PostPosted: Thu 11 March 2021; 15:23
by LUCATRAMIL
Però RM >FI e RM > NA si fa prima con Frecciarossa. Alitalia poteva "farsi una linea dedicata" (noleggiando delle tracce magari con treni con livrea coordinata) oppure fare un accordo con FS per una tariffa ad hoc.
Posso capire RM>PA o RM>VE E MI (che io farei diventare RM>PA>CT>RM e RM>VE>TO> RM lasciando RM>MI)

Re: Trasporto aereo

PostPosted: Thu 11 March 2021; 15:31
by mattaus313
@jumbo

Le infrastrutture vanno create e/o adeguate non per Alitalia ma per l'Italia. Che in questo momento non è seriamente in grado di ospitare nessun hub carrier che sia profittevole. Alitalia o meno.

Re: Trasporto aereo

PostPosted: Thu 11 March 2021; 20:25
by MMMM
LUCATRAMIL wrote:Però RM >FI e RM > NA si fa prima con Frecciarossa. Alitalia poteva "farsi una linea dedicata" (noleggiando delle tracce magari con treni con livrea coordinata) oppure fare un accordo con FS per una tariffa ad hoc.
Posso capire RM>PA o RM>VE E MI (che io farei diventare RM>PA>CT>RM e RM>VE>TO> RM lasciando RM>MI)

Troppo facile da applicare quindi non si fa! Avrebbero già tutto pronto almeno per Bologna Firenze e Napoli, frecce e Italo (a cui non dispiacerebbe caricare qualche passeggero in più) frequenze elevatissime, capillarità, eliminazione di costi inutili, sostenimento di costi inferiori per federare gli ic e non solo, inquinamento risparmiato, facile raggiungibilità delle stazioni di partenza, dovesse servire servizio di business, ristorante a bordo, wi-fi, il tutto già pronto. L’unica cosa da fare è coordinare la questione.

Re: Trasporto aereo

PostPosted: Thu 11 March 2021; 21:00
by Hallenius
Mi sfugge cosa ci sia di pronto per portare gli AV a Fiumicino con frequenze elevatissime.

Re: Trasporto aereo

PostPosted: Thu 11 March 2021; 22:41
by jumbo
LUCATRAMIL wrote:Però RM >FI e RM > NA si fa prima con Frecciarossa. Alitalia poteva "farsi una linea dedicata" (noleggiando delle tracce magari con treni con livrea coordinata) oppure fare un accordo con FS per una tariffa ad hoc.
Posso capire RM>PA o RM>VE E MI (che io farei diventare RM>PA>CT>RM e RM>VE>TO> RM lasciando RM>MI)

Peccato che al tempo di viaggio fino a Termini devi aggiungere un'ora tra cambio banco e tragitto fino a Fiumicino.
E a Fiumicino mancano binari per le frequenze elevatissime.