e.engelmann wrote:Paragonate continuamente Milano a Londra, ma non considerate che a Londra le linee metropolitane sono capillari, e non tre come a Milano.
Beh, attenzione che la grande Londra è grande 3 volte la grande Milano. Milano, contrariamente a quanto sembra, è ben infrastrutturata, anche se i suoi servizi non sono all'altezza di una grande metropoli. Londra ha linee metropolitane capillari ma con distanze tra stazioni colossali (2-3km), noi abbiamo tre linee della metropolitana (la quarta è in costruzione), oltre 100 km di linee tranviarie, il passante ferroviario (a proposito, giusto come sondaggio, l'ha mai usato/conosce come funziona?), e tutta una serie di linee regionali e suburbane che in provincia fanno le veci della metropolitana londinese (hanno, guardacaso, distanze tra stazioni di 2-3 km). Tutto ampiamente migliorabile, sia chiaro.
Faccio notare che se uno abita fuori Milano, spesso non puo' venire coi mezzi, pena un sensibilile peggioramento della qualita' della vita causa raddoppio o triplicamento dei tempi di percorrenza. Lo stesso per chi deve fare certi tragitti all' interno di Milano.
Il discorso è ampio. Come dicevo nei miei primi messaggi, la volontà è perlopiù politica, perchè non c'è niente che vieti (ed infatti avviene praticamente ovunque tranne che a Milano) che esista un buon servizio di trasporto pubblico anche nell'hinterland. La realtà dei fatti è questa: fuori da Milano, ATM fornisce un servizio quantomeno decente, con frequenze che in certe zone sono veramente elevate. Ci sono, oltre ad ATM, circa 30 (se non ricordo male) altre aziende di trasporto che gestiscono il servizio di linea nella provincia. Abbiamo da trent'anni un abbozzo di integrazione tariffaria (SITAM) che permette di utilizzare le linee di quasi tutti i gestori con biglietti integrati.
Tutti questi gestori, per coordinarsi, hanno bisogno di un ente forte che decida (e li obblighi) a fornire determinati servizi. Attualmente il compito è affidato alla provincia di Milano, la quale è accusata giustamente di un certo menefreghismo verso questi temi. In ogni caso, tutte le aziende che gestiscono il trasporto in provincia dal 1° novembre dovrebbero ridursi a 6+1 (tramite ATI). Questo porterà sicuramente dei miglioramenti nel servizio ma personalmente sono scettico.
A tutto questo caos, si devono aggiungere i servizi ferroviari, che sono (o almeno dovrebbero essere) la spina dorsale degli spostamenti tramite trasporto pubblico da/per Milano. E' essenziale, per gli spostamenti interurbani, che gli orari e le tariffe tra bus dell'hinterland e treni siano perfettamente integrate, al fine di ridurre il disagio dei cambi (minimizzandone tempi e costi) e conseguentemente aumentare l'appeal del trasporto pubblico (diminuendo il traffico automobilistico).
Il traffico di Milano si combatte principalmente sistemando i trasporti pubblici in provincia. In sostanza, la macchina non deve nemmeno essere tirata fuori dal garage.
Il discorso all'interno di Milano è completamente diverso, visto che la città è compatta e il trasporto pubblico arriva veramente ovunque. Dire che a Milano il TP sia scarso è dire una fandonia. Semmai, si dovrebbe fare qualcosa per velocizzare e regolarizzare tale trasporto pubblico.
E qui i nodi vengono al pettine: le linee metropolitane forniscono un servizio fenomenale, su questo non ci sono dubbi. Le linee di superficie, capillarissime, hanno invece alcuni problemi strutturali, riassumibili in "mancanza di corsie preferenziali" e "mancanza di asservimento semaforico". Entrambe queste mancanze fanno del trasporto di superficie un qualcosa di accessorio, mai veramente preso in considerazione, sia dai cittadini (che non lo usano, e non ci fanno affidamento) sia dalla politica (ancora più grave, visto che nessuno si prende la briga di prendere decisioni drastiche).
Queste decisioni drastiche sono penalizzanti verso il trasporto privato (sottraggono corsie di traffico, alterano i tempi semaforici) e sicuramente non sono visti di buon occhio dagli automobilisti. C'è, quindi, un conflitto di interessi quando qualcuno dice di voler aumentare l'efficacia del trasporto pubblico e poi propone di aprire le corsie preferenziali e le ZTL al traffico privato.
Ma basta solo considerare chi deve lavorare in ufficio in giacca e cravatta (DEVE, non vuole). Cosa si pretende? Che in Luglio vada al lavoro con la MM1? Io l' ho presa vestito in T-shirt, pantaloni corti e sandali e ne sono uscito grondante di sudore e con la pressione bassa. Penso che se fossi stato in giacca e cravatta sarei svenuto!
Su questo ha ragione. Una sola cosa: la metropolitana, d'estate, è sempre stata calda, anche 20 anni fa. Semplicemente noi siamo diventati più esigenti, e pretendiamo sempre di più. In ogni caso, ritengo che il trasporto pubblico si debba modernizzare, e l'aria condizionata attualmente è un must irrinunciabile, almeno sui nuovi mezzi. Sappia, per dovere di cronaca, che tra pochi mesi (massimo un anno, io spero) arriveranno circa 40 nuovi treni per le linee metropolitane, tutti dotati di aria condizionata.
Comunque vedo che inutile: io vi chiedo di dirmi cosa e' stato fatto finora per migliorare i mezzi pubblici, e voi non rispondete.
Dunque, recentemente è stata aperta la corsia preferenziale su tutta la tratta occidentale della circonvallazione. Ciò significa che le linee 90 e 91 hanno ridotto di parecchi minuti i tempi di percorrenza. Con il passato orario, inoltre, le linee 90 e 91 fanno servizio tutta la notte e tutte le notti.
La linea tranviaria 7 è stata prolungata verso il quartiere Precotto (mi ricordo che gli abitanti non volevano che attraversasse a raso viale Monza perchè avevano paura di un semaforo in più).
La linea tranviaria da Milano a Cinisello è in avanzata fase di costruzione, e aprirà la prossima primavera.
Sulla linea M1 si sta provvedendo ad aumentare la frequenza dei convogli. Tramite l'installazione del blocco mobile (è un sistema di segnalamento modernissimo che permette di abbassare la frequenza dei treni da uno ogni 120 secondi ad uno ogni 90 secondi) la capacità di trasporto della linea aumenterà del 25%, ovvero si potranno trasportare circa 10.000 passeggeri in più ogni ora.
Lo scorso mese di luglio sono partiti i lavori per la linea M5, che collegherà Garibaldi a Bignami, sotto i viali Zara e Fulvio Testi.
Un paio d'anni fa è stato aperto il prolungamento M2 verso Abbiategrasso e M1 verso Rho Fiera.
Lungo le linee ferroviarie cittadine, è stata aperta la nuova fermata di Romolo, sulla Cintura ferroviaria sud (linea che era chiusa da decenni ed ora trasporta migliaia di persone al giorno).
Tra pochi mesi aprirà anche la nuova stazione ferroviaria in corrispondenza della Fiera di Rho, così si potrà andare in fiera col passante ferroviario.
Il prossimo 9 settembre aprirà il quadruplicamento dei binari tra Cadorna e Bovisa. Già oggi passa su quella tratta un treno ogni tre minuti per senso di marcia. Chiamasi ferrovia ma il servizio è del tutto identico a quello di una metropolitana (ma quanti sono i milanesi che lo sanno?).
Certamente, molto rimane ancora da fare, ad esempio col trasporto notturno (che qui dentro noi tutti auspichiamo), oppure con l'accelerazione dei lavori per le metropolitane M2 ad Assago ed M3 a Comasina.
Vi chiedo perche' non si pensa ai parcheggi di corrispondenza prima di pensare di impedire di usare l' auto e non mi rispondete.
I parcheggi di corrispondenza io li farei gratuiti. Se uno paga già il mezzo pubblico, è un controsenso fargli pagare anche il parcheggio.
Aggiungo solo che io la macchina di giorno non la uso mai, e proprio per questo so quanto il servizio pubblico non sia adeguato a permettere a tutti di rinunciare ad usare l' auto.
Mi rendo conto che le posizioni di partenza sono diametralmente opposte. Sappia solo che io non abito a Milano (e sotto casa ho un autobus che passa ogni una/due ore, ovviamente mai in coincidenza con i treni della stazione vicina) e che sono automobilista, anche a Milano città, ma solo se le alternative non ci sono (la sera).
Bisogna anche sfatare un falso mito (questo non lo dico io, ma fior fiore di esperti, che hanno fatto delle valutazione ex-post): fluidificare il traffico, aggiungere corsie di marcia e costruire nuove infrastrutture stradali NON FA diminuire il numero delle auto in circolazione (come tutti pensano) ma al contrario ne favorisce l'aumento.
Tale teoria è ben supportata da un recente sondaggio commissionato da ACI, al quale la maggioranza degli intervistati ha risposto: "se ci fosse meno traffico (e più parcheggi), abbandonerei sicuramente i mezzi pubblici per muovermi in auto". Personalmente, trovo assurdo che qualcuno non si sia reso ancora conto di quanto le troppe auto rovinino le nostre città.
Mi scuso per la lunghezza eccessiva del post.