Produttori nazionali di mezzi di trasporto

[serie1928]

Secondo me no, se non tramite sostanziose iniezioni di capitale. Capitale che andrebbe ad aggiungersi alla spesa per l'acquisizione. Ovviamente dipende da chi acquista, ma la sua scelta è libera.
Sicuramente non è recuperabile con l'attuale assetto societario.

Questo nell'ipotesi che chi acquisisce poi chiuda. È solo una delle strategie possibili, non quella che sicuramente avverrà.
Se avvenisse, però, io non mi straccerei le vesti.

Ovviamente le clausole del contratto di cessione possono prevedere la conservazione per un certo lasso di tempo, degli impianti e dei posti di lavoro. Ma fa parte della trattativa.
Se fossi io, una clausola di tal fatta la firmerei solo e soltanto se la cessione fosse gratuita, e le commesse pagate in anticipo, e solo per le commesse acquisite. Se fossi io...

[S-Bahn]

più che altro non è che rispetto ad una alternativa di merda qualunque alternativa diventa buona. Al contrario, può essere altrettanto di merda.

[serie1928]

E chi avrebbe detto che si tratta di alternative di merda? La cessione non lo è di sicuro, e ciò che ne farà il nuovo proprietario è tutto da verificare. E poi sì, c'è merda e merda

[mattecasa]

certo che così in italia rimane solo firema

[serie1928]

Con la quantità di commesse italiane, è un miracolo che ce ne sia ancora una.
E sinceramente della proprietà mi importa poco, basta che i posti di lavoro ci siano (buoni, validi e ben retribuiti!).

[teo]

Polo unico dell'autobus: c'è la firma
17/09/2014

Il 13 settembre scorso presso il Mise Finmeccanica e King Long Italia hanno sottoscritto l'accordo preliminare per la costituzione della newco Industria Italiana Autobus, soggetto che per adesso ingloba le sole King Long Italia e BredaMenarinibus. Passaggio successivo sarà la definizione di un'intesa con Cnh Industrial per l'allargamento del progetto, o attraverso fitto di ramo d'azienda, o tramite una vera e propria cessione, a Iveco. I tempi sono stretti visto che la cassa integrazione in deroga per i 298 lavoratori dello stabilimento di Vale Ufita (Avellino) scade il 15 ottobre e dopo quella data aleggia minaccioso lo spettro di una procedura di mobilità per ora in stand by

http://www.autobusblog.com/home/polo-un ... e-la-firma

[Slussen]

Ah però!

[LUCATRAMIL]

E sinceramente della proprietà mi importa poco, basta che i posti di lavoro ci siano (buoni, validi e ben retribuiti!).

Pessimo errore. Io sono consulente di aziende e nella mia esperienza (già quando non c'era la crisi), il 90% delle acquisizioni estere di aziende italiane ha visto trasferire all'estero tutti gli asset, chiudere fabbriche, licenziamento operai e ovviamente, perdita di lavoro per tutto l'indotto, me compreso. In pochissimi e peculiari casi, lo staniero che compra un'azienda di eccellenza italiana ne conserva la parte migliore: come fu con Zanussi (Electrolux), Philco, quelli del "pianeta Papalla"**, (Whirpool), Harken Italy e pochi altri perchè restano centri di eccellenza. ma anche in questo caso, gli utili lasciano il Paese, che si impoverisce comunque. perchè io penso che più ci sono ricchi, meglio si sta tutti, perchè il ricco, se non lo fai scappare, crea lavoro, i poveri no.
Figuriamoci oggi che l'appetibilità/Paese è quella di un fico marcio.

Anche Lapalisse diceva "meglio multinazionali con sede in Italia che multinazionali con sedi all'estero"...


** chi se ne ricorda è un vecchione come me...

[Slussen]

Tuttavia nel caso specifico mi pare strano che i cinesi acquistino Bredamenarinibus al solo scopo di accaparrarsi il marchio, che non è certo una punta di diamante.

[skeggia65]

Si accaparrano il marchio per avere una "testa di ponte" in Europa. Prima o poi non converrà più comperare le loro merde costruite là, e vorranno avere fabbriche sul territorio. Gli eventuali futuri utili andranno comunque in Cina.
Evidentemente in Europa altri marchi non sono in vendita.

[Slussen]

Dove vadano gli utili mi interessa poco, è questione di conflitti tra capitalisti. Mi interessa capire invece se intendono mantenere un polo produttivo in Italia.

[skeggia65]

Ed è una visione miope, poiché se gli utili restano qui c'è pure il "rischio" che vangano reinvestiti e producano altra ricchezza per il Paese, che fa aumentare PIL e benessere generale.
Se gli utili escono il Paese si trova con meno investimenti e, nel momento in cui non sia più conveniente produrre qui, chiudono e basta e tutti a casa.

[LUCATRAMIL]

Ma allora sono l'unico che si ricorda del Pianeta Papalla della Philco...

vabbé, per i giovani https://www.youtube.com/watch?v=wWsIlpF_wQA

[LUCATRAMIL]

Dove vadano gli utili mi interessa poco, è questione di conflitti tra capitalisti. Mi interessa capire invece se intendono mantenere un polo produttivo in Italia.

Il polo produttivo in Italia, Slussen, resta finché ci sarà qualcuno qui che ha i soldi per comprare i bus. Ma se l'Italia è piena di comunisti che se ne fregano di dove vanno gli utili (perché pensano che gli imprenditori normali li usino solo per farsi la barchétta, ma non é così) allora presto non ci saranno soldi nemmeno per i tandem urbani made in China.
E questo a parte i gravi vizi-paese che ci portiamo dietro, che non sono una (Pa)palla, dato che gli stranieri investono sempre meno. Qui forse ci provano perchè, se non ho capito male, sarebbero insieme ad Iveco. la quale dovrebbe darsi una mossa anche oltreoceano.

[LUCATRAMIL]

Seta ha infatti acquistato dieci autobus extraurbani modello Crossway, prodotti da Irisbus-Iveco, capaci di trasportare 70 passeggeri totali di cui 53 con posto a sedere, destinati per l’appunto al servizio sulle linee provinciali. I nuovi mezzi hanno una lunghezza di 12 metri ed una motorizzazione conforme agli standard di riduzione delle emissioni inquinanti, con un propulsore alimentato a gasolio dalla potenza di 380 Cv di classe Euro 5.