L'Italia che non ama i mezzi pubblici

Tutto sui trasporti non milanesi, viabilità, aeroporti, porti, ...

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Postby Trullo » Mon 31 March 2008; 17:20

melegnano_libera wrote: che se i treni sarebbero decenti e non da terzo mondo,lo ripeto TERZO MONDO!!!!!,viaggierei anchio in ntreno anziche in macchina da melegnano a milano!!!!! :evil: :evil:


Poco amore per il trasportoo pubblico, e poco amore anche per la povera lingua italiana
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Postby S-Bahn » Mon 31 March 2008; 17:25

Il "se" col condizionale è un vizio duro a morire...
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Postby MMMM » Mon 31 March 2008; 17:37

S-Bahn wrote:I treni sporchi sono uno dei tanti risultati del poco amore (eufemismo...) degli italiani per il trasporto pubblico, non la causa.


certo s-bahn..però in ogni caso ogni tanto bisogna anche pulirli!!!!!!!!bene!!!non solo a terra!
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Postby S-Bahn » Mon 31 March 2008; 17:39

Certamente, ma se non li amiamo li sporchiamo molto e il puliamo poco.
Un popolo che ci tiene si comprterebbe diversamente, no?
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Postby serie1928 » Mon 31 March 2008; 19:36

Della serie: é nato prima l´uovo o la gallina?

Ma qualcuno nel terzo mondo ci é mai stato?
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Postby S-Bahn » Mon 31 March 2008; 19:59

serie1928 wrote:Della serie: é nato prima l´uovo o la gallina?
Non è un dubbio amletico, è una constatazione che in Italia del TP non importa nulla a nessuno, al punto che anche quando si spendono soldi nel TP non li si spendono per il TP.
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Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

Postby Trullo » Fri 18 July 2008; 10:21

Liberalizzazione del trasporto pubblico locale, programmazione dei servizi, maggiore attenzione alle ferrovie regionali e ai collegamenti marittimi, riordino del sistema dei porti. Questi, in sintesi, i punti principali del piano pluriennale presentato da Federmobilità al governo per procedere nel riassetto della mobilità collettiva e illustrato a Roma.

http://www.repubblica.it/2008/07/sezion ... ilita.html

Però a Milano il prezzo del biglietto incide soltanto per lo 0,8% del Pil pro capite, diversamente da Parigi (1,3%), Londra (3%) e Berlino (3,2%). A comunicare questi dati - da cui emerge che il mezzo pubblico in Italia costa relativamente poco, ma impiega più tempo e in molti casi è scomodo - è l'assessore alle Infrastrutture della Lombardia Raffaele Cattaneo.

Osservazione mia: se incide solo sullo 0,8%, non necessariamente significa che il biglietto costa meno. Potrebbe anche significare che i milanesi mediamente utilizzano meno il trasporto pubblico. Se il biglietto/abbonamento costasse uguale (rispetto al PIL, beninteso), e a Berlino ci si muovesse con il mezzo pubblico quattro volte tanto, si avrebbero proprio i numeri (0.8 contro 3,2) citati da Cattaneo.
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Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

Postby midlander » Fri 18 July 2008; 10:54

imho state esagerando. Vero che quella di muoversi a piedi è anche una cultura a cui la gente va educata, ma è anche vero che è un circolo: peggio va il sistema pubblico meno la gente lo usa peggio va il sistema pubblico (e viceversa).

Credo che il problema principale sia che anche i nostri amati amministratori non usano mai un mezzo pubblico, quindi tendono semplicemente a trascurarli in fase di progettazione.
Oggi ho i fumi per come viene trattata via mentana a monza: in una via di passaggio, specie ora che c'è il nuovo ingresso in stazione, con tutte le ristrutturazioni che ci son state mai il comune ha pensato di farsi concedere quel mezzo metro rubato dalla facciata per allargare il marciapiede. In compenso è stata aggiunta un'aiola che pare fatta apposta per allungare il percorso pedonale e infastidire/scoraggiare i pedoni.

imho però certe affermazioni sono esagerate nell'altro senso:
- scoraggiare il parcheggio in strada: il comune lo sta facendo eccome. Provate a vivere in una zona dove non esistono box: certe sere di lavaggio in strada in via lomellina giravo anche un'ora alla ricerca di un parcheggio, pure sul marciapiede. Ma non è quello il modo: la gente usa quello di cui ha bisogno. Ridurre il bisogno fa molto di più che rendere difficile la sua soddisfazione.

Però a Milano il prezzo del biglietto incide soltanto per lo 0,8% del Pil pro capite, diversamente da Parigi (1,3%), Londra (3%) e Berlino (3,2%). A comunicare questi dati - da cui emerge che il mezzo pubblico in Italia costa relativamente poco, ma impiega più tempo e in molti casi è scomodo - è l'assessore alle Infrastrutture della Lombardia Raffaele Cattaneo.

o forse che lo usa una percentuale inferiore di popolazione? che gli spostamenti sono più ridotti? che parigi è più ampia? affermazioni non supportate da dati.

vi linco questo articolo che avevo messo da parte:

http://www.dsregionelombardia.it/approf ... /treni.htm

perché ho trovato molto interessante questa:

Abbiamo le carrozze più affollate d’Europa. La mancanza di carrozze penalizza notevolmente i viaggiatori nostrani facendo guadagnare all’Italia il poco invidiato primato di carrozze più densamente popolate d’Europa Questo ha scoraggiato i passeggeri italiani al punto che la percentuale che sceglie questo mezzo di trasporto è diminuita negli ultimi 20 anni (da 11,2% a 9%). Certo, per molti pendolari costretti a trasformarsi in sardine per salire in carrozza e passare il viaggio sottovuoto ogni mattina questo dato non sarà una sorpresa, ma forse il resto della popolazione non ha abbastanza consapevolezza del problema

come dire: prendendo il riempimento come parametro, i treni italiani sono sfruttati eccome.
Last edited by midlander on Fri 18 July 2008; 11:01, edited 1 time in total.
ex mdf
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Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

Postby S-Bahn » Fri 18 July 2008; 10:59

Cattaneo è in malafede perchè sa benissimo dalle osservazioni del famoso tavolo regionale del TP che questi confronti sono stati fatti appositamente sulle tipologie di biglietto che possono dare questo risultato e senza tenere conto della quantità e qualità di offerta che si acquista per un euro.
Il confrontpo è stato fatto volutamente ed esclusivamente sulle aree urbane (e non sull'extraurbano dove il confronto si inverte) ed è stato fatto con disparità nell'ampiezza dell'area e delle offerte tariffarie disponibili.
Lo scopo del tavolo è solo quello di aumentare le tariffe del 40% in 5 anni in cambio di nulla ma in una forma apparentemente condivisa (la proposta del tavolo) per depotenziare l'opposizione degli utenti.
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Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

Postby Trullo » Fri 18 July 2008; 11:10

Sul riempimento dei treni, credo che la mia linea sia in controtendenza.
Quando ho iniziato a utilizzare il treno, circa 25 anni fa, dalle 7 alle 9 avevo quattro treni, ad orari abbastanza casuali.
Ora ne ho otto, e l'intervallo tra due treni non supera mai i venti minuti. Il riempimento? Certo non è la metà di 25 anni fa, ma comunque molto meno critico rispetto ad allora. Tranne l'S4 delle 8.15, sono quasi certo di trovare posti a sedere su qualsiasi treno.
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Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

Postby Stadtbahn » Wed 23 July 2008; 9:37

Metto qui questa notizia.
Il Giornale wrote:Rumore, Milano alza il volume: colpa di scooter e vecchi tram


AAAAAARRGHHH!!!!!!!! :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted:
PER IMPARARE COME DOVREBBE FUNZIONARE UNA FERROVIA
http://www.miol.it/stagniweb/problemi.htm
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Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

Postby brianzolo » Wed 23 July 2008; 9:50

ORRORE :!: :!:
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Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

Postby Ulk » Wed 23 July 2008; 10:16

Nell'articolo i tram vengono citati 1 volta ma vengono additati nel titolo come i maggiori responsabili del rumore. Poi, come è possibile che aumenti il rumore dei tram se i tram hanno sempre girato a Milano (a maggior ragione quelli vecchi)? :roll:
Ein Fahrplan. Ein Tarif. Ein Ticket. - HVV, 1965
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Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

Postby Stadtbahn » Wed 23 July 2008; 10:47

"Qualcuno" ha mandato un commento all'articolo del Giornale. :mrgreen:
Con solo 1000 caratteri a disposizione e tempo stringato questo è quel che sono riuscito a confezionare... 8--)
Se qualcun altro vuol farsi avanti a rincarare la dose... :wink:
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Re: L'Italia che non ama i mezzi pubblici

Postby brianzolo » Wed 23 July 2008; 10:50

beh dai almeno postiamo il commento di quel tale:

Dissento totalmente dal titolo dell'articolo: l'attribuzione di pari colpa a scooter e tram, solo questi ultimi tra l'altro pregiati dell'aggettivo "vecchi", non trova riscontro nel testo. Il rumore prodotto dai tram in casi specifici e circostanziati (curve strette in modo particolare) è oggetto di costante attenzione, con l'adozione di sistemi per prevenire tale fenomeno. Oltretutto, la rumorosità non dipende dalla vetustà del mezzo. Ad ogni modo, ciò che mi ha irritato moltissimo è stata l'espressione di un giudizio di merito sul tram, definito senza troppi complimenti "vecchio", alimentando nel lettore la convinzione che il tram è qualcosa che dà fastidio, è "vecchio", "responsabile di rumore". Il tram è in espansione in tutto il mondo e trova favore e consenso nei contesti civili ed avanzati, perché dà un contributo estremamente efficiente al problema della mobilità in aree urbane. Finiamola una volta per tutte, per favore, di sparare a zero sul tram!
:wink:
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