imho state esagerando. Vero che quella di muoversi a piedi è anche una cultura a cui la gente va educata, ma è anche vero che è un circolo: peggio va il sistema pubblico meno la gente lo usa peggio va il sistema pubblico (e viceversa).
Credo che il problema principale sia che anche i nostri amati amministratori non usano mai un mezzo pubblico, quindi tendono semplicemente a trascurarli in fase di progettazione.
Oggi ho i fumi per come viene trattata via mentana a monza: in una via di passaggio, specie ora che c'è il nuovo ingresso in stazione, con tutte le ristrutturazioni che ci son state mai il comune ha pensato di farsi concedere quel mezzo metro rubato dalla facciata per allargare il marciapiede. In compenso è stata aggiunta un'aiola che pare fatta apposta per allungare il percorso pedonale e infastidire/scoraggiare i pedoni.
imho però certe affermazioni sono esagerate nell'altro senso:
- scoraggiare il parcheggio in strada: il comune lo sta facendo eccome. Provate a vivere in una zona dove non esistono box: certe sere di lavaggio in strada in via lomellina giravo anche un'ora alla ricerca di un parcheggio, pure sul marciapiede. Ma non è quello il modo: la gente usa quello di cui ha bisogno. Ridurre il bisogno fa molto di più che rendere difficile la sua soddisfazione.
Però a Milano il prezzo del biglietto incide soltanto per lo 0,8% del Pil pro capite, diversamente da Parigi (1,3%), Londra (3%) e Berlino (3,2%). A comunicare questi dati - da cui emerge che il mezzo pubblico in Italia costa relativamente poco, ma impiega più tempo e in molti casi è scomodo - è l'assessore alle Infrastrutture della Lombardia Raffaele Cattaneo.
o forse che lo usa una percentuale inferiore di popolazione? che gli spostamenti sono più ridotti? che parigi è più ampia? affermazioni non supportate da dati.
vi linco questo articolo che avevo messo da parte:
http://www.dsregionelombardia.it/approf ... /treni.htmperché ho trovato molto interessante questa:
Abbiamo le carrozze più affollate d’Europa. La mancanza di carrozze penalizza notevolmente i viaggiatori nostrani facendo guadagnare all’Italia il poco invidiato primato di carrozze più densamente popolate d’Europa Questo ha scoraggiato i passeggeri italiani al punto che la percentuale che sceglie questo mezzo di trasporto è diminuita negli ultimi 20 anni (da 11,2% a 9%). Certo, per molti pendolari costretti a trasformarsi in sardine per salire in carrozza e passare il viaggio sottovuoto ogni mattina questo dato non sarà una sorpresa, ma forse il resto della popolazione non ha abbastanza consapevolezza del problemacome dire: prendendo il riempimento come parametro, i treni italiani sono sfruttati eccome.