S-Bahn wrote:Verissimo. Si può però dire che se per ridurre l'evasione fiscale si vanno a controllare gli stipendi dei dipendenti si torva bene poco (qualche caso di fuori busta c'è, ma non ci credo che sia lì il grosso).
S-Bahn wrote:Verissimo. Si può però dire che se per ridurre l'evasione fiscale si vanno a controllare gli stipendi dei dipendenti si torva bene poco (qualche caso di fuori busta c'è, ma non ci credo che sia lì il grosso).
skeggia65 wrote:Come dice Jumbo, con gli studi di settore c'è poco da smussare (quando c'è).
Fisco, secondo la Cgia sono i lavoratori autonomi i più tartassati
Una lettura «contrarian» del peso della fiscalità. Gli autonomi versano mediamente 4.700 euro di Irpef all’anno contro i 4mila dei dipendenti e i 2.900 dei pensionati
di Marco Sabella
L’Associazione degli artigiani e delle piccole imprese di Mestre (Cgia) prova a smentire l’opinione diffusa secondo cui i lavoratori dipendenti pagano più tasse degli autonomi. In realtà, secondo la Cgia, è vero il contrario: sono i lavoratori autonomi che versano più Irpef di dipendenti e pensionati. L’ufficio studi ricorda che l’Irpef è la principale imposta pagata dai contribuenti italiani allo Stato italiano. A versarla sono solo le persone fisiche (lavoratori dipendenti, pensionati e lavoratori autonomi) e come risulta dalle dichiarazioni dei redditi del 2016 questi soggetti danno all’erario oltre 155 miliardi all’anno; l’incidenza di questo gettito sul totale delle entrate tributarie è pari al 33%. E sebbene le partite Iva costituiscono solo l’11,4% del totale delle persone fisiche presenti in Italia (pari a poco più di 4.660.000 unità), ciascuno di essi (artigiani, commercianti, piccoli imprenditori, liberi professionisti), versa mediamente poco più di 4.700 euro di Irpef all’anno, rispetto ai 4.000 euro che mediamente vengono prelevati dalla busta paga di un lavoratore dipendente e ai poco più di 2.900 euro che, invece, il fisco incassa da ogni pensionato.
L’elaborazione dalla Cgia è fatta sulla base dei dati emersi dalle dichiarazioni dei redditi del 2016. «Abbiamo ritenuto necessario puntualizzare questa questione - dichiara il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo — per sconfessare una tesi sempre più diffusa secondo la quale le tasse in questo Paese vengono pagate principalmente da coloro che subiscono il prelievo alla fonte. Per carità, nessuno disconosce che tra il lavoro autonomo ci siano delle sacche di evasione o di sotto-dichiarazione che vanno assolutamente contrastate, ci mancherebbe. Questi dati, tuttavia, dimostrano inconfutabilmente che il popolo delle partite Iva dà un contributo significativo alle casse dell’erario ed è mediamente più tartassato degli altri contribuenti».
Ritornando ai numeri, in Italia i lavoratori dipendenti e i pensionati ammontano ad oltre 35.650.000: questi ultimi costituiscono l’87,5% del totale dei contribuenti Irpef e subiscono un prelievo complessivo di 127 miliardi di euro all’anno (pari all’81,9% del gettito totale Irpef). Gli autonomi, invece, sono poco più di 4.660.000 lavoratori, pari all’11,4% del totale dei contribuenti Irpef. Al fisco versano quasi 22,5 miliardi di euro (pari al 14,5% del totale). «Speriamo che il prossimo esecutivo intervenga da subito con misure puntuali che vadano ad alleggerire il carico fiscale sulle piccole e micro imprese — dichiara il Segretario della Cgia Renato Mason . Questo avvantaggerebbe anche i lavoratori dipendenti, visto che anche in questi ultimi anni di difficoltà economica la stragrande maggioranza dei nuovi posti di lavoro è stata creata dalle attività di piccola dimensione».
10 marzo 2018
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