Su Repubblica di ieri, le organizzazioni sindacali che non hanno firmato l'accordo con Cai danno la loro versione sul tema delle cancellazioni dei giorni scorsi
http://www.repubblica.it/2008/11/sezion ... enica.htmlIn una nota, Anpac, Unione Piloti, Anpav, Avia e Sdl Intercategoriale sostengono che le cancellazioni, così come la decisione di ridurre l'operatività a partire da domani, sia da attribuire a una precisa scelta della compagnia aerea che nulla ha a che vedere con "un anomalo incremento delle assenze per malattia" o altre forme di protesta del personale.
Secondo i sindacati autonomi, "è Alitalia, invece, che, con l'avallo del governo, delle istituzioni competenti e della Cai, da giorni procede alla cancellazione indiscriminata di un ingente numero di voli, creando pesantissimi disservizi ai passeggeri". Stando a quanto risulta alle cinque organizzazioni, "le cancellazioni sono, infatti, per lo più causate da ragioni tecniche derivanti dalla mancanza di pezzi di ricambio e dal mancato o ritardato caricamento degli aeromobili da parte della società di handling Alitalia Airport che fornisce ad Alitalia organici insufficienti che non effettuano ore di straordinario".
Alitalia, dunque, prosegue la nota, "in modo assolutamente strumentale, addebita ad agitazioni di piloti ed assistenti di volo queste cancellazioni, pur avendo a disposizione equipaggi completi e disponibili". Anpac, Unione Piloti, Anpav, Avia e Sdl Intercategoriale invitano quindi l'opinione pubblica a verificare attentamente cosa sta realmente accadendo e a pretendere chiarimenti precisi direttamente dall'Enac che, come autorità competente, ha il dovere di tutelare il passeggero fornendo motivazioni reali e documentate dei disservizi subiti.
"Questo crescendo di ritardi e cancellazioni - denunciano ancora i sindacati - potrebbe invece essere un piano di emergenza per permettere alla stessa Cai di subentrare nelle attività di Alitalia senza eccessivi scossoni attraverso un rallentamento del sistema, fino magari al blocco quasi totale delle attività di volo. Con buona pace delle migliaia di passeggeri lasciati a terra e scaricando le responsabilità sui lavoratori. Se così fosse, sarebbe un abile gioco di specchi".