Re: Attraversamenti pedonali
Posted: Mon 26 January 2015; 18:10
L'avevo già raccontata ma ripeto la vicenda di Monza-Corso Milano, all'altezza dei giardinetti da cui si accede alla stazione.
Situazione di partenza:
Due passaggi pedonali relativamente vicini (80-90 metri forse, su ggoglemap si vedono ancora le strisce) pienamente giustificati perché ciascuno su un angolo della piazza e ciascuno in asse con un forte corridoio pedonale.
L'attraversamento più vicino al centro è anche fatto bene, con un'isola centrale che consente ai pedoni l'attraversamento in due tempi e agli automobilisti di non fermarsi durante l'attraversamento dell'altra carreggiata.
Ci sono state lamentele per la scarsa capacità di Corso Milano tra largo Mazzini e la stazione, soprattutto in direzione periferia. I problemi di capacità c'erano (e ci sono) veramente, e sono dovuti al fatto che alcune auto in sosta vietata dimezzano le corsie a disposizione, con la capacità stradale men che dimezzata perché i bus in fermata sono costretti ad occupare l'unica corsia residua.
Il buon senso e la legalità consiglierebbero di risolvere il problema reprimendo la sosta, che su una strada di tale traffico sarebbe comunque inammissibile.
Invece no. Per recuperare un po' di capacità si pensa di installare un semaforo per "tenere un po' fermi i pedoni".
A semaforo installato ovviamente è cambiato poco. La corsia che mancava continua a mancare. Le auto hanno un po' più di tempo per passare in compenso a volte devono stare ferme fino al verde anche dopo che i pedoni sono passati.
Terza fase.
Gli automobilisti che partono dal semaforo dopo essere stati fermi col rosso si trovano a distanza relativamente breve un attraversamento pedonale non semaforizzato.
Magari è il momento di riconsiderare l'idea di non fare volutamente rispettare il divieto di sosta? Nemmeno per idea. la brillante soluzione consiste nella cancellazione delle zebre.
Essendo però un percorso pedonale "naturale" e trafficato, la gente continua ad attraversare dove attraversava prima, ma senza strisce pedonali. E la congestione della strada rimane, visto che le auto continuano a sostare in divieto.
A me appare evidente che qui l'errore sta nella progettazione che si inventa di tutto per assecondare l'assessore (Confalonieri) che non vuole fastidi nel fare rispettare un divieto di sosta.
Situazione di partenza:
Due passaggi pedonali relativamente vicini (80-90 metri forse, su ggoglemap si vedono ancora le strisce) pienamente giustificati perché ciascuno su un angolo della piazza e ciascuno in asse con un forte corridoio pedonale.
L'attraversamento più vicino al centro è anche fatto bene, con un'isola centrale che consente ai pedoni l'attraversamento in due tempi e agli automobilisti di non fermarsi durante l'attraversamento dell'altra carreggiata.
Ci sono state lamentele per la scarsa capacità di Corso Milano tra largo Mazzini e la stazione, soprattutto in direzione periferia. I problemi di capacità c'erano (e ci sono) veramente, e sono dovuti al fatto che alcune auto in sosta vietata dimezzano le corsie a disposizione, con la capacità stradale men che dimezzata perché i bus in fermata sono costretti ad occupare l'unica corsia residua.
Il buon senso e la legalità consiglierebbero di risolvere il problema reprimendo la sosta, che su una strada di tale traffico sarebbe comunque inammissibile.
Invece no. Per recuperare un po' di capacità si pensa di installare un semaforo per "tenere un po' fermi i pedoni".
A semaforo installato ovviamente è cambiato poco. La corsia che mancava continua a mancare. Le auto hanno un po' più di tempo per passare in compenso a volte devono stare ferme fino al verde anche dopo che i pedoni sono passati.
Terza fase.
Gli automobilisti che partono dal semaforo dopo essere stati fermi col rosso si trovano a distanza relativamente breve un attraversamento pedonale non semaforizzato.
Magari è il momento di riconsiderare l'idea di non fare volutamente rispettare il divieto di sosta? Nemmeno per idea. la brillante soluzione consiste nella cancellazione delle zebre.
Essendo però un percorso pedonale "naturale" e trafficato, la gente continua ad attraversare dove attraversava prima, ma senza strisce pedonali. E la congestione della strada rimane, visto che le auto continuano a sostare in divieto.
A me appare evidente che qui l'errore sta nella progettazione che si inventa di tutto per assecondare l'assessore (Confalonieri) che non vuole fastidi nel fare rispettare un divieto di sosta.