mattaus313 wrote:jumbo wrote:
Sul lungo raggio: perché è così? Secondo me scambi la causa con l'effetto. C'è Linate da cui aspirare a Francoforte, Monaco, Londra, Parigi, che offrono voli di lungo raggio su un ventaglio di destinazioni più ampie, e che riempiendo i voli di adduzione anche come ptp riescono ad offrire tariffe più basse, ed il risultato è che anche la lista di destinazioni dirette non è lunga. Per inciso, su JFK secondo me hai fatto l'esempio sbagliato, visto che sul MXP-JFK diretto si sono raggiunte cifre veramente basse e concorrenziali negli ultimi mesi.
No, gli hub aspirano perché a Milano non esiste un aeroporto decente che permetta lo sviluppo di un servizio major decente e/o un hub carrier. La teoria dice che il consumatore, per natura, cercherà sempre la soluzione per lui migliore al miglior prezzo. E se i prezzi dicono che per molti lo scalo spesso vale tanto quanto un diretto vuol dire che c'è una grossa fetta di domanda non soddisfatta. E infatti le FSC aspirano bene solo per il lungo raggio e per il nazionale eccessivamente sottile per cui garantiscono transiti efficaci. Sul resto la carenza di offerta solida ha dato da mangiare alle LCC, che per loro natura altrove sono andate a prendere - in maniera proficua - la domanda residuale, per gli amici le cosiddette "briciole" mentre su Milano si sono pappate la torta tutta.
Già, e perché non c'è un hub carrier? Perchè c'è Linate e separare il p2p dal feed rende più complesso mantenere in piedi il sistema, a meno che tu non sia a Londra, e non si sposta tutto il proprio servizio a MXP con il timore che tu descrivi che la mezz'ora in più per arrivare a Linate anzichè Malpensa faccia perdere il vantaggio competitivo.
Poi oltre alla teoria, c'è la pratica che dice che il consumatore compra un volo da un aeroporto se il volo viene offerto e che le compagnie aeree decidono i loro piani considerando molte ragioni, delle quali il mercato è solo una, sia pure importante.
Sul consumatore, se non c'è un vettore che offre i voli diretti, nessuno comprerà biglietti aerei per voli diretti. Il fatto che le LCC a Milano si prendano la torta tutta intera, dipende dal fatto che non c'è un vettore major che serve la domanda di trasporti di Milano, da Linate o Malpensa che sia, nemmeno rimanendo dentro ai confini continentali.
La divisione tra traffico LCC e business, a livello di clientela, sta diventando anno dopo anno anacronistica, visto che anche per lavoro si viaggia spesso e volentieri con compagnie LCC quando permettono un itinerario diretto altrimenti non servito, e non a caso sul corto raggio i servizi offerti dalle compagnie major sono ridotti all'osso.
Da Milano non riesci ad andare e tornare da Belgrado in giornata con voli diretti, tanto per dirne una, città dove ci sono sedi di Unicredit, Intesa, paese dove ha investito FCA. Da Tirana, per dire, con Blue Panorama e Easyjet ci riesci.
Sui piani delle compagnie aeree, per fare un esempio ipotetico, non è che Lufthansa non si basa a Malpensa perchè non funzionerebbe, non si basa a Malpensa perché è tedesca e non ha interessi ad investire fuori dalla Germania (infatti ai tempi di "Lufthansa Italia" ci furono molte pressioni interne contrarie allo sviluppo del progetto, che unite ad un momento di mercato aereo mondiale non favorevolissimo - diversamente da quel che era appena prima del covid - ha portato ad una implementazione molto parziale e poi al fallimento del progetto stesso).