Produttori nazionali di mezzi di trasporto

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Re: Produttori nazionali di mezzi di trasporto

Postby skeggia65 » Tue 05 October 2010; 12:49

Gli abiti sono fatti in Cina.
I giocattoli sono fatti in Cina.
Tre quarti degli aggeggi elettronici viene dalla Cina.
Fra un po' ci saranno bus, treni, tram, ecc. ecc.
E quando ci sono cose che non conviene fare in Cina, vengono i cinesi a lavorare in Italia, con comportamenti più che scorretti e difesi dai sindacati della trimurti (chiedere ai disoccupati del comparto divani o andare a cercarsi una puntata di Report sul tema).
E se non bastasse, si mettono a tosare umani e a far pompini a prezzi ridicoli nei centri benessere.
Ripeto: che schifo.
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Re: Produttori nazionali di mezzi di trasporto

Postby MünchnerFax » Tue 05 October 2010; 13:14

Mi pare di intuire che i cinesi ti stanno antipatici. :mrgreen:
Comunque: se compriamo da loro abiti, giocattoli, aggeggi elettronici, bus, divani e servizi depilatori o erotici, i soldi che spendiamo in queste cose siamo riusciti a guadagnarli in qualche modo. Mi sbaglio? Magari vendendo ai cinesi qualcosa che loro non hanno. Vabbé, ora non mi sembra il caso di aprire una discussione di macroeconomia. :)
A proposito della puntata di Report, veniva mostrato che il problema vero era che l'ispettorato del lavoro locale giocava a tressette invece di controllare a tappeto il rispetto delle norme nonostante varie denunce circostanziate. E chi ci guadagnava erano certi padroncini, sia con occhi a mandorla, sia senza.
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Re: Produttori nazionali di mezzi di trasporto

Postby LUCATRAMIL » Tue 05 October 2010; 13:51

Che pelo, però, andare in Polonia dove Solaris sta avendo un notevole exploit (vedi bus di Berlino ad es.); eppoi lì Solidarnosc non é la trimurti: forse capiscono meglio i concetti di "concorrenza" e di "Patria" (infatti nel simbolo c'é il vessillo nazionale, non quello di un'ideologia).
Ma Cacciamali non era defunta? Non é che l'han comprata i cinesi per avere un marchio italiano (non sarebbe la prima volta che fan così).
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Re: Produttori nazionali di mezzi di trasporto

Postby skeggia65 » Tue 05 October 2010; 15:31

MünchnerFax wrote:Mi pare di intuire che i cinesi ti stanno antipatici. :mrgreen:

Non faccio di tutta l'erba un fascio, però si, tra le etnie "esotiche" è quella che meno si integra.
Ma non è la sede dove discuterne.
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Re: Produttori nazionali di mezzi di trasporto

Postby Coccodrillo » Mon 11 October 2010; 9:20

Sirio scandinavi (Goteborg): http://www.youtube.com/watch?v=7dBBplBLD7s
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Re: Produttori nazionali di mezzi di trasporto

Postby trambvs » Mon 11 October 2010; 10:11

Mi sembra che chi ha pubblicato il video abbia fatto la scoperta dell'acqua calda: un tram si rompe e quelli dietro si accodano non potendo superarlo, ma va? :o
Se fossero stati così pessimi i Sirio di prima fornitura, perché esercire l'opzione facoltativa per il secondo lotto? :?
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Re: Produttori nazionali di mezzi di trasporto

Postby LUCATRAMIL » Mon 11 October 2010; 14:06

COmunque é vecchio di un anno ed i Sirio hanno trovato baldi difensori anche a livello internasiunàl :mrgreen:
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Re: Produttori nazionali di mezzi di trasporto

Postby trambvs » Mon 25 October 2010; 22:08

L'imprenditore: Ambrogio Mauri
Nel 1997 Ambrogio Mauri, uno dei maggiori produttori di autobus del nord Italia, si toglie la vita per protestare contro il sistema delle tangenti, a cui si era ribellato. Il gioco era molto semplice: o accettavi le regole e quindi pagavi le mazzette al politico di turno o ne stavi fuori…
di Luca Chianca

:arrow: http://www.report.rai.it/dl/Report/punt ... a0217.html

:(
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Re: Produttori nazionali di mezzi di trasporto

Postby S-Bahn » Mon 25 October 2010; 22:55

Invece c'è chi, dopo essere stato ingrassato dallo Stato e salvato almeno una mezza dozzina di volte dal fallimento con i soldi degli italiani, dice che senza Italia andrebbe meglio.
La speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso,
indipendentemente da come finirà

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Re: Produttori nazionali di mezzi di trasporto

Postby MünchnerFax » Tue 26 October 2010; 11:28

Rischio l'off-topic, però...
Vabbé, non è nemmeno che dobbiamo continuare all'infinito a rinfacciare alla Fiat che ha preso soldi dallo stato per decenni. Con questa logica la storia non finirà mai. L'amministratore delegato fa un discorso piuttosto chiaro: la produzione in Italia è poco competitiva, e se c'è rimasta finora è proprio perché lo stato ha contribuito. Bisogna o prenderne atto e cambiare qualche cosa, oppure se si vuole lasciare tutto com'è bisogna continuare a sussidiare, a questo punto senza lamentarsene più.
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Re: Produttori nazionali di mezzi di trasporto

Postby S-Bahn » Tue 26 October 2010; 11:31

Poco competitiva... sono forse strapagati gli operai della fiat, sono pagati più dei loro colleghi tedeschi e francesi?
Lavorano forse meno ore di qualunque dipendente pubblico?

Ma perche bisogna sempre tirare la corda dove è già tesa?
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Re: Produttori nazionali di mezzi di trasporto

Postby Cristian1989 » Tue 26 October 2010; 11:34

trambvs wrote:L'imprenditore: Ambrogio Mauri
Nel 1997 Ambrogio Mauri, uno dei maggiori produttori di autobus del nord Italia, si toglie la vita per protestare contro il sistema delle tangenti, a cui si era ribellato. Il gioco era molto semplice: o accettavi le regole e quindi pagavi le mazzette al politico di turno o ne stavi fuori…
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:arrow: http://www.report.rai.it/dl/Report/punt ... a0217.html

:(


Visto anchio, un breve pezzo verso la fine domenica sera...la Mauri commercializza all'estero (e fanno benissimo)! :wink:
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Re: Produttori nazionali di mezzi di trasporto

Postby trambvs » Tue 26 October 2010; 11:41

@ MunchnerFax: forse potrebbe essere giusto non rinfacciarlo alla FIAT*, ma mi sembra ancora meno giusto (per non dire scorretto e falso) sostenere che non si sono ricevuti aiuti e che comunque i fondi sono stati restituiti interamente; allo stesso modo come si può pretendere che gli stabilimenti italiani siano competitivi se per buona parte dei turni gli stabilimenti non sono in funzione e gli operai sono i CIG (peraltro pagata dai contribuenti); altre falsità anche per quanto riguarda le dichiarazioni sui nuovi modelli, dove sono le novità? Alfa Romeo e Lancia sono ridotte a 4 modelli ciascuna e quasi tutti di taglia media o medio-bassa; la FIAT continua a campare sulle utilitarie senza fornire alternative valide e una gamma paragonabile ai concorrenti europei, intanto si va avanti con varianti e aggiornamenti dei modelli esistenti mentre i nuovi vengono rimandati...

Per quanto riguarda il sistema Italia, mi sembra assodato il fatto che necessiterebbe di non poche innovazioni, investimenti, sviluppi, e anche che i governi degli ultimi anni abbiano fatto poco in tale direzioni, ma la FIAT in questi anni dov'era? In che modo ha contribuito a innovare il sistema, ammesso che vi abbia contribuito?

*Non dimentichiamo però in quanti casi l'azienda ritrovatasi in condizioni pessime si è risollevata solo grazie all'aiuto statale, non è un po' troppo facile e disonesto voltarsi adesso?

:ot:
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Re: Produttori nazionali di mezzi di trasporto

Postby MünchnerFax » Tue 26 October 2010; 11:57

S-Bahn wrote:Poco competitiva... sono forse strapagati gli operai della fiat, sono pagati più dei loro colleghi tedeschi e francesi?
Lavorano forse meno ore di qualunque dipendente pubblico?

Ma perche bisogna sempre tirare la corda dove è già tesa?

Quando si parla di aumentare la produttività e la competitività, in Italia traduciamo sempre automaticamente "gli operai devono lavorare di più, brutti scansafatiche", ma normalmente è l'ultima cosa che un manager industriale intende. :) E Marchionne si è affrettato a precisarlo, mi sembra da quanto ho letto (la famosa intervista non l'ho guardata). Prima c'è da riformare tutto il sistema di infrastrutture, apparato burocratico, fiscalità, tecnologia e innovazione, eccetera eccetera, che è tutta roba che in Italia non funziona. Buttarla sugli operai è una comoda scorciatoia politica per non dover parlare dei problemi veri da affrontare.

trambvs wrote:Per quanto riguarda il sistema Italia, mi sembra assodato il fatto che necessiterebbe di non poche innovazioni, investimenti, sviluppi, e anche che i governi degli ultimi anni abbiano fatto poco in tale direzioni, ma la FIAT in questi anni dov'era? In che modo ha contribuito a innovare il sistema, ammesso che vi abbia contribuito?

*Non dimentichiamo però in quanti casi l'azienda ritrovatasi in condizioni pessime si è risollevata solo grazie all'aiuto statale, non è un po' troppo facile e disonesto voltarsi adesso?

La Fiat era a godersi gli aiuti di stato. Marchionne all'epoca non c'era. Adesso arriva e (difendendo gli interessi industriali che rappresenta, beninteso, non certo con scopi filantropici) dice: signori, così non si può andare avanti. È disonesto voltarsi adesso? Non lo so, non saprei nemmeno come giudicare se è disonesto o no. La domanda è: quand'è che possiamo svoltare allora? Di là (Fiat) paiono dire di voler diventare un'industria sana che sta in piedi con le sue gambe (il che implica riconoscergli anche un certo grado di autonomia decisionale). Di qua (stato) avremmo l'opportunità di spezzare una volta per tutte il circolo dei sussidi e dei vari episodi di clientele passati e futuri, e abbiamo pure l'occasione di affrontare seriamente le magagne del sistema italiano, anzi quella che potrebbe essere una delle ultime occasioni.
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Re: Produttori nazionali di mezzi di trasporto

Postby trambvs » Tue 26 October 2010; 12:03

Stiamo semplificando un po' troppo però, e secondo me anche Marchionne lo ha fatto: per aumentare la produttività agli ambiti (?) livelli polacchi o brasiliani a parità di occupati si dovrebbero incrementare enormemente i livelli delle vendite (molto difficile da fare con l'attuale gamma e le novità di prodotto che non si vedono), in alternativa si dovrebbero mandare a casa migliaia di persone tra i dipendenti e altrettante nell'indotto; un po' troppo semplice saltare fuori e pensare che la FIAT sia nata con il proprio (di Marchionne) ingresso in azienda, quanto è successo prima non ci interessa o lo nascondiamo sotto a un tappeto?
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