GLM wrote:e invece succede esattamente l'opposto: percorri una statale con una sola corsia per senso di marcia per chilometri, poi arriva la rotonda e 100m prima la strada diventa a due corsie.
e francamente lì non ho mai capito come ci si deve comportare: immagino che la precedenza sia di colui che occupa la corsia di destra, ma non saprei...
Riprendendo questa vecchia domanda che era rimasta senza risposta: le rotonde a più corsie vanno trattate come normali strade a più corsie che casualmente si involvono su se stesse, mentre i bracci della rotonda sono come strade laterali in cui e da cui si svolta. Quindi hai ragione: quello che in rotonda dalla corsia di sinistra fa per uscire a un braccio taglia la strada a quello nella corsia di destra, mentre dovrebbe lasciargli il passo dato che cambia corsia (attraversa la striscia discontinua), e chi cambia corsia ha torto; tantopiù che per "svoltare" nel braccio della rotonda dovrebbe farlo di norma dalla corsia di destra, come tutte le svolte a destra che si rispettino.
Qui un opuscolo della Polizia Municipale di Carpi che lo spiega meglio di quanto possa fare io.
Sull'inutilità di molte rotonde italiane a dieci corsie poi potremmo discutere a lungo. In generale l'idea delle rotonde a più corsie funziona bene solo dove la segnaletica orizzontale impone preselezioni, incanalamenti, strisce continue (
esempio bavarese,
esempio berlinese con corsie che vanno verso l'esterno a spirale - oppure le cosiddette
turbo-rotonde). Altrimenti, per farle all'italiana tanto vale lasciar perdere la segnaletica orizzontale e lasciare tutto all'autoregolazione/fato (noto
esempio parigino).