Ave e buon 2012 a tutti!
Mentre, ieri sera, salivo in macchina verso Ottone (nella mia adorata casa di montagna/campagna, dove "ricarico" i polmoni), complice la totale assenza di traffico ed il silenzio riflessivo che ispirano questi luoghi, ho riflettuto su un'idea forse balzana, per provare a risolvere il problema del finanziamento del TPL, più che altro per zone difficili come le montagne.
Faccio una premessa.
Il TPL ha visto, almeno in Italia, due grandi fasi:
1) la prima, precedente l'avvento della motorizzazione di massa, è stata guidata dai privati, che trovarono molto conveniente costruire ferrovie, tramvie o gestire linee di corriere, la cui struttura di costi era però sfortunatamente incapace di reggere il confronto con l'automobile privata;
2) la seconda, che dura ancora oggi, è quella del TPL posseduto e gestito dalle Amministrazioni locali, finanziato in parte con una tariffazione molto calmierata (che copre pochissima parte dei costi), in parte con il gran "calderone" delle imposte di tutti i cittadini, che (in minima quota) confluiscono nei contributi erogati mediante Contratto di Servizio. Questa fase mostra oggi le corde, a causa del pessimo stato delle finanze pubbliche (e degli Enti locali in particolare), e ci sono già ampie premesse per un progressivo smantellamento del TPL al di fuori delle grandi direttrici pendolari.
Veniamo dunque alla mia modesta proposta.
Perché non favorire la nascita di cooperative di cittadini-utenti del TPL, che possano prendere in gestione le tratte a rischio ridimensionamento/soppressione?
Alcuni dei vantaggi che mi sono venuti in mente da questa soluzione:
- il cittadino-socio cooperatore metterebbe del denaro per qualcosa che gli fornisce un servizio immediatamente fruibile e vantaggioso;
- la natura "ibrida" delle coop potrebbe permettere, da un lato, la permanenza di una visione del TPL come servizio pubblico, dall'altro una gestione economica più vicina agli standard di efficienza che solo il settore privato può garantire;
- le agevolazioni fiscali di cui godono le coop sarebbero sicuramente d'aiuto per la sostenibilità del servizio.
Ho messo volutamente la cosa in "fanta": è probabile sia una cosa assurda, ma sono ancora sotto l'effetto delle troppe lenticchie mangiate in questi giorni.