Ho letto un po' di corsa perchè sono preso, per cui la risposta è poco meditata.
Innanzitutto una precisazione. E' descritta bene la "geometria" della Chiasso che a Monza usa i binari 1 e 2 col 3 di precedenza (e per inciso è il liimite maggiore della stazione).
Non è del tutto esatto invece dire che la Carnate (Lecco, Valtellina e Bergamo) usa 4, 5 e 6, perchè invece usa il 4 e il 5. Inoltre può usare il 3 in comune alla Chiasso, anche se di fatto le manovre in questo senso sono rarissime non essendo previste d'orario. E' stato però usato, verso Sesto, anche il 6 della Molteno durante la chiusura del 5 per lavori (è stato allungato appositamente il marciapiede 6). La Molteno usa il 6 di corretto tracciato e il 7 come incrocio. La Molteno, ma solo verso Sesto, può anche essere instradata sul 5, come fa per esempio il 5134 al mattino. In effetti attualmente i binari banalizzati sono l'1, il 3, il 6 e, per quanto poco usato, mi risulta anche il 7.
Tornando all'esercizio, secondo me è poco proponibile, anche se semplifica il traffico, una sistemazione "per direzioni" e per le seguenti ragioni:
1) come si fa a non mandare i diretti della Valtellina in Cle (e anche alcuni regionali, specie a inizio e fine servizio)?
2) la Chiasso unicamente in Cle (+ cintura) rischia di sconvolgere troppo le abitudini e le destinazioni consolidate. Togliere PG proprio adesso che il Passante inizia a fare sentire i suoi effetti... Poi ci piaccia o meno dobbiamo fare i conti con la politica di RFI e TI che fanno di tutto, anche ben oltre i problemi di capacità, per escludre i regionali dalla Cle. Più passa il tempo e peggio è, perchè alla situazione attuale dobbiamo aggiungere in futuro il Malpensa e l'AV (anche se non è affatto scontato che il numero complessivo dei treni aumenti rispetto agli attuali IC ed ES. Ricordo che sul Gottardo diventeranno meno della metà degli attuali).
Detto questo un minimo di specializzaione per direzioni l'ha portata proprio la S9. Tra i motivi della sua nascita c'è anche il suo precorso che non deve tagliare nulla tra Monza e Greco e quindi non disturba affatto la circolazione, puchè ci sia una finestra tra gli IC e i D. La previsone è di una S9 ogni 30', ma non prima dell'entrata in esercizio del sottopasso di Seregno.
Secondo me, ma sto solo ragionando, ci sono due soluzioni, che magari sono solo due step diversi di intervento in tempi diversi.
1) Lasciare le attuali geometrie così come sono ma rendere le manovre più fluide con:
- deviate da 60 (e non da 30 Km/h) su tutte le comunicazioni tra Monza e Milano.
- Rifacimento delle sezioni di blocco, del segnalamento e dell'ACEI fatto tra i '60 e i '70 con un ACS moderno in grado di dimezzare gli intervalli tra i treni e di rendere immediatamente disponibili in rapida successione itinerari prenotati.
- Qualche accorgimento tipo l'uso sistematico del binario 3 di Monza per i diretti della Valtellina e tutti i binari banalizzati (anche in vista di coincidenze "al marciapiede").
- Ultimo, ma primo in ordine di logica, il rifacimento degli orari del Nodo di Monza che rendendo orari e tracce più ordinati e ripetitivi diminuisce i conflitti e porta qualche beneficio anche di semplice circolazione.
2) Eliminazione dell'attuale scavalco tra le linee sostituito da due scavalchini a Monza e a Greco ("ipotesi cooper") che permette di portare al centro la linea veloce e di tenere ai lati la regionale.
Quest'ultima dovrebbe poi, almeno a Sesto, potere usare 2 binari per direzione dentro la stazione (alla fine, sempre per Sesto, sono solo 6 binari) in modo da ricevere un treno mentre il precedente sta ancora caricando o ripartendo. Praticamente radoppi la capacità con soli 300m di binario.
In questo modo i binari sono specializzati per tipo di traffico, non per direzione, e il passaggio da una linea all'altra avvine con una semplice deviata (minimo 60, possibilmente 100) senza tagliare la direzione opposta.
Il vero difetto di questa soluzione estrema, a parte il costo, sta nel disturbo che i lavori causano all'esercizio, anche se è veramente la soluzione definitiva.
Tempo fa è stata propsta, mi pare da RFI, una soluzione limitata basata sulle due "maniglie" allo scavalco. In pratica due bretelle che permettono verso nord ai regionali PG-Chiasso di non tagliare le altre linee, rimanendo "bassi" ed evitando di salire sullo scavalco, e simmetricamente verso sud servirebbe ai diretti della Valtellina per andare verso la Cle, nello stesso modo, cioè niente taglio e niente scavalco.
E' una soluzione che non mi convince. Il disturbo dei lavori è minore, ma il beneficio è minimo e lo scavalco viene così "ingessato" per sempre. La soluzione non è poco costosa e a mio avviso richiede diversi abbattimenti di edifici. La stessa cifra personalmente la spenderei in segnalamento e deviatoi.
Non so se ho aiutato a chiarire.