Un'idea per l'integrazione tariffaria

Proposte sensate (ma anche fantasiose) per creare la linea o la rete che vorresti...

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Un'idea per l'integrazione tariffaria

Postby tojo » Mon 07 June 2010; 10:14

Inizialmente pensavo di postare nella sezione "Trasporti in generale", poi mi sono reso conto che era una proposta un po' "forte" e quindi più adatta al "regno delle fantasie" (anche per non farmi tirare troppi nomi :mrgreen: ).

Dopo mesi e mesi di interesse ed approfondimenti crescenti, di confronti e di dibattiti letti/seguiti sul Forum e su altri siti specialistici, mi sono reso conto dell'importanza dell'integrazione tariffaria nei trasporti, in particolar modo tra mezzi di trasporto (all'interno di una comune rete, come per esempio tra bus e tram in una città), ma anche (e soprattutto) tra operatori nel settore dei trasporti.

L'integrazione tariffaria dovrebbe essere promossa dallo Stato, o comunque da un Ente pubblico rappresentativo della collettività, oggi però appare chiaro che nessuno sembra conscio di questa "missione", o più semplicemente fa "orecchie da mercante", tutelando spesso interessi particolari (quasi sempre quelli di Trenitalia, vedasi boicottaggio da parte delle biglietterie RFI delle altre compagnie ferroviarie :roll: ).

Che fare quindi? Io una mezza idea l'avrei.
Tutto è partito vedendo la pubblicità della carta Nectar in tv: per chi non la conoscesse, Nectar è una carta-promozioni offerta da una Società privata (la Nectar Srl), la quale ha cominciato a convenzionarsi con tante catene di grande distribuzione (per esempio Unieuro), consentendo a chi prenda questa carta da una parte di non aver più "lo sbatti" di tenere tante carte-promozione quante sono le catene di vendita; dall'altra di poter cumulare su una sola carta i punti-fedeltà per accedere alle promozioni ed ai premi.

Dopo questa premessa vengo all'idea vera e propria.
Perché non immaginare che ci sia qualcuno (probabilmente un privato, o comunque non lo Stato, visto il suo immobilismo) che crei un "biglietto universale", accordandosi con un crescente numero di operatori di TPL, ferroviari ed areoportuali?
La Società/Ente emittente questa "carta omnia" dovrebbe costruirsi una propria rete di vendita su tutto il territorio nazionale (od anche su quello di alcune Regioni, nei primi tempi), basata preferibilmente su tabaccherie ed edicole (non avendo così i problemi dell'acquisto di emettitrici automatiche o della creazione di biglietterie "concorrenti" a quelle tradizionali), tramite cui i viaggiatori potrebbero comprare questo biglietto universale, valido su tutti i mezzi delle compagnie convenzionate.
In base ai mezzi (e quindi alla compagnia) utilizzati dai possessori del biglietto universale (tracciabili ad esempio tramite chip inserito nella carta), la Società/Ente emittente ripartirebbe gli introiti di vendita agli operatori convenzionati, trattenendosi una percentuale, come margine di guadagno.

Spero di essermi spiegato bene - ho scritto "di getto" - e di non aver detto troppe boiate! :lol:
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Re: Un'idea per l'integrazione tariffaria

Postby GLM » Mon 07 June 2010; 13:12

insomma, una oyster card 8--)
Non sono previste fermate intermedie
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Re: Un'idea per l'integrazione tariffaria

Postby S-Bahn » Mon 07 June 2010; 13:33

Attenzione a non spostare SEMPRE il problema sul supporto fiisco, sulle rivendite e quant'altro. Sono cose importanti, ma NON sono l'integrazone tariffaria.

L'integrazione è un accordo tra azende promosso, governato o imposto dall'ente pubblico. Tipicamente dovrebbe essere la Regione.
Se c'è un accordo sull'integrazione si risolve quasi automaticamente il problema delle rivendite e si trasferisce l'accordo su un supporto (elettronico, magnetico, o anche cartaceo - che non fa mica schifo), se non c'è un accordo e non c'è un governo della situazione possiamo farci tutte le menate che vogliamo ma non funziona.

Il Sitam è nato col supporto cartaceo e sta morendo col supporto magnetico/elettronico. Ce ne vogliamo rendere conto una bella volta?
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Re: Un'idea per l'integrazione tariffaria

Postby tojo » Mon 07 June 2010; 14:37

@ GLM. Ecco, tu hai tradotto in due sole parole ciò che ho provato a dire io in quattro paragrafi :mrgreen: : comunque è proprio ciò che intendevo!

@ S-Bahn. Nessuno sopravvaluta il "mezzo" (biglietti, carte, etc.) rispetto alla "sistematicità", infatti un'idea come quella che ho suggerito, sempre ammesso che sia "legale" metterla in pratica, parte dal pesante presupposto che ci sia un terzo (la Società o l'Ente che emette la oyster card) capace di accordarsi con i vari operatori.

Sull'integrazione tarrifaria gravano secondo me tre ordini di problemi:
1) la paura da parte delle imprese "integrate" di perdere autonomia gestionale e decisionale, esattamente come accade nel settore agricolo per i consorzi, dove le singole aziende agricole faticano a consorziarsi (sebbene sarebbe molto spesso conveniente) per timore di diventare "subalterne" ai managers del consorzio;
2) la poca chiarezza (per le imprese "integrate") in merito ai costi/benefici dell'operazione, soprattutto sui fronti della ripartizione degli introiti da tariffa integrata e sulla definizione della tariffa integrata stessa (ed anche qui mi tornano in mente i problemi dei consorzi agricoli per la distribuzione dei ricavi consortili). E' logico che ogni impresa di trasporti (pubblica o privata) abbia un bilancio ed una struttura di costi/ricavi diversa l'una dalle altre, per cui trovare il punto di equilibrio, rappresentato da un prezzo unico, è estremamente difficile;
3) il notevole casino "logistico" nella gestione di una trattativa multilaterale, come in effetti sarebbe quella per un'integrazione tariffaria "normale": decine di imprese (per Regione) allo stesso tavolo, ognuno con pari dignità e con in mezzo la politica ad aleggiare sulle trattative... Un vero inferno! :?

L'idea di un terzo che invece va a convenzionare, in singoli accordi bilaterali, la singola impresa si trasporti potrebbe risolvere o per lo meno ridurre alcuni di questi problemi:
A) le imprese conserverebbero (almeno in apparenza) una grande autonomia gestionale-operativa, poiché continuerebbero comunque ad emettere propri biglietti ed a gestire (nel limite di contratti di servizio e quant'altro) prezzi, tariffe e promozioni. Semplicemente a fianco di tutto questo ci sarebbe anche l'oystrer card per chi la desidera, con in più la facoltà di non rinnovare la convenzione con l'emittente a scadenza di contratto;
B) i costi per l'impresa convenzionata sarebbero (praticamente) nulli e soprattutto la cosa sarebbe certa, in quanto l'emittente la oystrer card sosterrebbe autonomamente l'onere della creazione della rete di vendita. Forse ci sarebbe da rendere riconoscibili anche i chips delle oyster cards, ma non credo sia una cosa drammatica.
D'altro canto sarebbe molto più chiaro anche il quadro della ripartizione dei ricavi, in quanto l'emittente l'oyster card "semplicemente" girerebbe i ricavi alle singole imprese, a seconda di quale mezzo pubblico il possessore usi (e qui si capisce l'importanza in questo caso del "mezzo" rappresentato da carte magnetiche), con un eventuale piccolo mark-up trattenuto come utile;
C) meno costi di transazione (anzi, del tutto assenti) per le imprese di trasporti, in quanto ci penserebbe l'emittente le oyster cards a trattare con ciascuna di loro, evidentemente con contratti diversi di volta in volta.
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Re: Un'idea per l'integrazione tariffaria

Postby S-Bahn » Mon 07 June 2010; 14:55

In pratica descrivi le situazioni dove l'integrazione la si è fatta e funziona...

- Ovvero promossa, progetta e implementata da un ente pubblico (in consorzio o meno coi privati, non è nè necessario nè vietato).

- L'integrazione, e i meccanismi di raccolta degli introiti devono essere in mano ad un ente terzo (certamente non ad uno dei competitor come nel caso del Sitam!), oppure ad un consorzio tra i gestori se questi, a seguito di un processo di riorgainzzazione e semplificazione (comeper altro sta avvenendo), sono in numero molto limitato.

Non è tanto la perdita di autonomia su alcuni parametri che spaventa i gestori (i contratti gorss cost sono accettati e in genere sono gli unici con cui si fa integrazione tariffiara) ma il fatto che i paramentir siano in mano ad un competitor (di nuovoil caso del Sitam)

- In realtà l'integrazione parte da un accordo politico vero tra gli enti (Regione, Province e al più comune di Milano) con un minimo di condivisione dei maggiori gestori, come TLN, ATM, AGI. Gli altri si adeguano, inutile portare le trattative alle calende per ricercarre una impossibile unanimità.
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Re: Un'idea per l'integrazione tariffaria

Postby indaco1 » Tue 08 June 2010; 0:21

Metto anche io le mie precisazioni:

- Integrazione tariffaria e tecnologia di pagamento integrata sono due cose diverse, entrambe utili

- al contrario di alti, io penso che la seconda, ovvero la tecnologia di pagamento integrata sia estremamente importante, direi decisiva. Soprattutto quando e' una tecnologia che risolve tantissimi problemi. Avendo solo questa ma senza integrazzione tariffaria avresti tariffe strane, dipendenti dall'itinerario e mille altri fattori (cosa che del resto succede anche per singoli operatori non solo nei trasporti, vedi le tariffe della telefonia), ma il problema dell'usabilita', della fluidita', del dover cercare fuori orario una biglietteria o trovare un documento di trasporto per ogni tratta, e di fare code, avere gli spicci ecc. sarebbe fondamentalmente risolto. Inoltre una tecnologia contactless minimizza anche il problema dei vandali e riduce i portoghesi. Pur conservando tutte le assurdita' tariffarie, se ci fosse un lettore di carte contacltess riconosciute da tutti su tutti i trasporti suburbani, regionali o addirittura nazionali (perche' fare standard diversi in citta' diverse?) ci cambierebbe la vita. Dal giorno alla notte..

-non e' vero che alle aziende di trasporto non costa niente. Nel migliore dei casi devi installare i lettori e fare qualche cablaggio, ma probabilmente dovrai anche agire sui tornelli, sulla geometria delle stazioni o a bordo dei mezzi.

- non e' vero che se lo fa una azienda terza gli operatori come per magia aderiscono all'iniziativa in perfetta letizia. Ci sono comunque implicazioni economiche e di fidelizzazione della clientela notevolissime, e se Auchan, Unieuro, IP e compagnia non fossero state d'accordo forse la societa' ad hoc neanche la costituivano o comunque l'iniziativa non sarebbe uscita dal porto.

- anche se e' ovvio dirlo, si noti pero' che la Nectar non va confusa con la Oyster. La prima infatti e' una carta di fidelizzazione, come la Fiday di Esselunga, la seconda invece una prepagata (e non solo, nella Oyster puoi anche mettere dentro, oltre all'opzione prepagata, altre soluzioni tipo gli abbonamenti utilizzati da diverse categorie di utenza)

- in entrambi i casi le societa' che gestiscono la carta sono delle vere e proprie finanziarie, dove di fatto i clienti depositano i loro quattrini. In pratica si fanno prestare soldi ad interessi zero (la prima sotto forma di punti che possono essere trasformati in soldi e sconti, la seconda proprio come un deposito infruttifero). Tanto e' vero che la Oyster ti consente di collegarla alla carta di credito in modo che si ricarichi automaticamente, ma ti fanno comunque prepagare una certa cifra perche' l'aspetto finanziario e' uno dei loro principali vantaggi (soldi in prestito a interessi zero).

- Da quanto sopra diventa evidente che anche nell'ipotesi riduttiva di utilizzarla solo come forma di pagamento integrato, i vari operatori devono comunque accordarsi si come spartirsi le risorse finanziarie depositate dai clienti, oltre alle dispersioni (es. smarrimenti, perdite varie... io sono tornato da Londra con due Oyster contenenti ancora 8+8 sterline e chissa' quando le reclamero'...).

- La fidelizzazione, implicita nell'utilizzo di una carta, non e' da trascurare perche' pesa tantissimo. E' fondamentale ormai in tutti i settori e anche quando i vantaggi e la comodita' sono molto inferiori ad una vera e propria carta di pagamento (es. le carte fedelta' delle compagnie aeree tipo Millemiglia o Miles&More spostano tantissimi clienti) e aumentano notevolmente la propensione della clientela ad utilizzare ancora il mezzo o l'esercizio con il quale e' convenzionato. Pero' condividendo una carta fedelta' o addirittura di pagamento con un altro operatore devo accettare che avvantaggio notevolmente anche quest'ultimo.... e in una nazione dove alcune aziende di trasporti cercano di evitare le interconnessione, questo e' tutt'altro che scontato.

- Come vedete ho parlato pochissimo di integrazione tariffaria vera e propria ... accenno qualcosa ora per dire che, oltre che integrazione, servirebbe anche un po' di intelligenza tariffaria. A Londra i mezzi, per una singola tratta, costano un botto. Ma se li usi tanto i costi diventano molto piu' ragionevoli, con sconti e cap off (tetto massimo giornaliero oltre il quale circolare e' gratis). Ma anche su quanto sono idiote le nostre tariffe, ad esempio per le famiglie, se n'e' parlato parecchio. Comunque a me basterebbe evitare le peggiori assurdita', avere un costo sempre uguale e equo per andare tra due punti indipendentemente dal routing, potendo utilizzare indifferentemente un mezzo o l'altro senza smenarci (ma a quel punto l'operatore del mezzo meno comodo per una tratta ci perde....).

- Sia l'integrazione tariffaria che quella del sistema di pagamento sono un gioco a somma non nulla. Nel complesso le societa' di trasporto ci guadagnano (o possono guadagnarci) molto piu' di prima. Ovvio, le implicazioni di una soluzione piuttosto che un altra non sono banali e quindi sarebbe bello avere ai vertici di tali enti personaggi che, tra gli altri meriti, sono li per l'intelligenza.
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Re: Un'idea per l'integrazione tariffaria

Postby S-Bahn » Wed 09 June 2010; 1:39

indaco1 wrote:- al contrario di altri, io penso che la seconda, ovvero la tecnologia di pagamento integrata sia estremamente importante, direi decisiva.
Utile, non decisiva.
E' sempre un problema di decisione politica, non di tecnologia.

Più di vent'anni fa con il cartaceo il SITAM nasceva, e funzionava bene, con la carta.
Oggi, A.D. 2010 il SITAM muore con quella meraviglia della bigliettazione elettronica con carte ricaricabili e quant'altro
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Re: Un'idea per l'integrazione tariffaria

Postby MünchnerFax » Wed 09 June 2010; 8:15

Noto anche che in Germania l'integrazione tariffaria nel TPL è praticamente in tutte le città, e però ovunque si va ancora con la carta.
D'altra parte, stando a quando raccontate, a Milano con le tessere elettroniche è finita che ogni società fa caricare il proprio abbonamento, o mi sbaglio? In questo caso sembrerebbe che la tessera elettronica abbia funzionato addirittura da ostacolo all'integrazione, perché la tessera è percepita e spacciata come comodità di avere tutti gli abbonamenti riuniti in un unico pezzo di plastica, il che rende meno impellente agli occhi del pubblico il passaggio fondamentale, quello di fare un unico abbonamento che valga per tutti.
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Re: Un'idea per l'integrazione tariffaria

Postby tojo » Wed 09 June 2010; 8:47

Piccola divagazione volutamente provocatoria: ma se davvero le carte magnetiche/elettroniche sono un ostacolo all'integrazione tariffaria, soprattutto perché gli stessi clienti non la ritengono così impellente, allora forse non è effettivamente così necessaria!

Una delle cose che mi sono sempre chiesto infatti, al di là della teorica migliore efficienza e razionalità di un sistema di TPL integrato, se poi nella pratica i vari comitati di pendolari, utilizzatori e clienti dei mezzi di trasporto abbiano fatto dell'omogeneizzazione delle tariffe e dei prezzi un vero cavallo di battaglia.
Voglio dire: va bene una teoria "da addetti ai lavori" (che per altro condivido anch'io), però se nella pratica chi usa il trasporto pubblico non ne sente la necessità, non vedo come dovrebbero sentirla le società di trasporti! :?
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Re: Un'idea per l'integrazione tariffaria

Postby MünchnerFax » Wed 09 June 2010; 9:17

Se ci si basa sulle necessità percepite dagli utenti, stiamo freschi. La necessità percepita dall'utente è avere un mezzo diretto senza fermate dalla sua origine alla sua destinazione, all'orario che serve a lui, possibilmente gratis. Invece le aziende di trasporto, o meglio ancora gli enti pianificatori, dovrebbero avere al loro interno degli esperti con un certo tipo di formazione e competenze che, appunto, pianificano e dirigono lo sviluppo e la gestione della rete in base a criteri di ottimo generalizzato. Non si può pretendere che anche gli utenti abbiano le stesse competenze.
È diverso da una logica di mercato. Nei beni o servizi a mercato, se l'anno scorso andava il rosso e quest'anno il blé, il produttore o venditore si adegua e ti produce il rosso o il blé, d'altra parte è il cliente che paga. Ma nei servizi pubblici il criterio è un altro, visto che bisogna utilizzare le risorse della collettività nel modo migliore possibile.
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Re: Un'idea per l'integrazione tariffaria

Postby S-Bahn » Wed 09 June 2010; 9:36

^^ concordo in tutto

... sia sul fatto che il servizio non nasce dalla lista della spesa generata dalla somma della richiesta dei singoli utenti, sia sul fatto che con la tecnologia si maschera e si surroga l'integrazione tariffaria rendendola di fatto più lontanta, visto che si spaccia la tecnologia per integrazione.

ma l'integrazione è un accordo, non una tecnologia, ce lo vogliamo mettere in testa?
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Re: Un'idea per l'integrazione tariffaria

Postby indaco1 » Wed 09 June 2010; 21:15

Ma non lo nega nessuno, almeno qui...mi pare.

Qualcuno, come me, afferma che se proprio non si mettono d'accordo, allora sarebbe bello girare tutte le reti dei vari operatori solo con un bip all'entrata e all'uscita, senza code alle biglietterie anche se esattamente con le stesse tariffe di prima.

Dire che avere questa tecnologia ostacola gli accordi potrebbe anche essere vero ma e' come dire che avere una migliore tecnologia di segnalamento rende meno impellente quadruplicare una linea... o viceversa.

E' da sempre che non c'e' integrazione tariffaria se non in minima parte.

Possiamo andare avanti cosi' sperando che nell'arco delle nostre vite si mettano d'accordo, cosa non successa finora.

Oppure possiamo auspicare l'adozione di un sistema che elimina almeno una parte dei problemi dovuti alla mancata integrazione. Sara' ancora una jungla, ma almeno comoda e veloce.

E non credo che questo riduca la spinta per gli operatori a cambiare le tariffe.... il problema e' che potrebbe diventre come chiamate tra cellulari e fissi di operatori diversi: la tecnologia permette di applicare qualunque tipo di tariffa e il cliente e' comodo ma non si accorge di nulla e neppure e' messo in condizione di capire cosa sta pagando e se ci sono aumenti.
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Re: Un'idea per l'integrazione tariffaria

Postby Trullo » Wed 09 June 2010; 22:30

tojo wrote:se nella pratica chi usa il trasporto pubblico non ne sente la necessità, non vedo come dovrebbero sentirla le società di trasporti! :?

La ragione principale, e il punto secondo me essenziale, è che l'integrazione tariffaria si rivolge prevalentemente (o comunque, darebbe i maggiori benefici) a coloro che oggi NON usano sistematicamente il trasporto pubblico (rendendo appetibili percorsi attualmente poco competitivi per il TPL: vuoi perchè percorsi con vettori diversi e non integrati tra loro)
L'esempio tipico è quello dello spostamento estemporaneo descritto così bene da Skeggia

In altre parole
- Scegliere un supporto fisico al posto di un altro non cambia la scelta tra TPL e trasporto indivisuale
- L'integrazione tariffaria reale può cambiare in maniera non marginale la scelta tra TPL e trasporto indivisuale
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Re: Un'idea per l'integrazione tariffaria

Postby S-Bahn » Wed 09 June 2010; 23:21

Dire che mediamente l'attuale utenza del TPL non sente l'esigenza dell'integrazione tariffaria è come dire che l'analfabeta non sente il bisogno del correttore ortografico...

Il trasporto pubblico dovrebbe essere un valore positivo per il territorio e per tutti, e la sua progettazione è una cosa seria, non da lasciare alle opinioni di un'utenza che nemmeno immagina, perchè in genere non lo conosce, cos'è un TPL vero.
In più si tratta, come è stato osservato con altre parole, di una utenza "selezionata" in senso negativo, cioè è già stata eliminata da decenni la parte di utenza che sarebbe invece attratta da un trasporto più efficace, moderno, di sistema.
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Re: Un'idea per l'integrazione tariffaria

Postby Steev » Thu 10 June 2010; 19:39

Una cosa non mi torna di tutta questa proposta: i vantaggi per le piccole sono evidenti, quelli per le grosse no. Anzi, per chi ha già la sua rete distributiva (magari già ammortizzata) vedo più svantaggi che vantaggi, come il dover dare accesso e visibilità, di fatto, ai proprio concorrenti.

Visto che dell'integrazione tariffaria senza le grandi non si fa, come pensi di convincere l'ATM o la TI di turno ad entrare in questo consorzio?
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