Integrazione tariffaria

[Trullo]

Se c'è già un topic apposta, continuiamo là.

Sull'utilità di un'integrazione tariffaria completa siamo, credo, tutti d'accordo. Casi eclatanti come Monza-Milano, dove sia il biglietto di corsa semplice sia l'abbonamento hanno prezzi diversi a seconda se si utilizza il percorso treno-metropolitana con cambio a Sesto o con cambio in una delle stazioni milanesi, dovrebbero dimostrare l'insufficienza del sistema attuale.

Quindi, vorrei raccogliere qui i nostri suggerimenti e proposte, basandoci anche sull'esperienza di altre aree metropolitane italiane e straniere che sono più avanti di noi in materia.

[EuroCity]

Questo, tanto per iniziare, è il sito della migliore esperienza di integrazione tariffaria finora esistente in Italia:

http://www.unicocampania.it/ita/home.htm

Una domanda potrebbe essere: come (arrivare ad) applicare un modello simile anche in Lombardia (ed altrove)?

Ed in tempi brevi, possibilmente...

[trambvs]

Mi pare che in Toscana ci sia qualcosa di analogo, forse una tessera regionale mensile, avevo visto tempo fa la pubblicità a bordo di una MDVE...

[PhaserIII]

Non ci vuole molto. Basta seguire le tariffazioni SITAM per le aree piccola/media/grande ed aggiungere Milano città. Quindi, per esempio:

zona A: Milano - € 1
zona B: area piccola - € 1.50
zona C: area media - € 2.50

e via di seguito. Il problema diventerebbe d'attualità con l'Expo, e la possibilità di arrivarci sia via S che via M1.

[Trullo]

A Napoli, come viene suddiviso tra le aziende l'introito dei biglietti integrati?

[msr.cooper]

Io ripropongo il mio solito metodo con fasce solo concentriche A-B-C... e possibilità di utilizzare minimo due fasce con un biglietto (in questo modo si abbattono definitivamente le problematiche derivanti da chi fa spostamenti brevi a cavallo del cambio fascia. Esempio: Sesto-Precotto più costoso di Precotto-Molino).
Una città a caso utilizza questo metodo, ma questa volta la lascio indovinare a voi (aiutino: non è Kuala Lumpur )

[Trullo]

Berlino?

[Stadtbahn]

A Napoli, come viene suddiviso tra le aziende l'introito dei biglietti integrati?

Non ricordo i criteri precisi, vado a memoria (se ti interessa posso andare a recuperare le scartoffie che ne parlano). Ad ogni modo si basano sulla suddivisione dei contributi pre-integrazione che venivano dati a ogni operatore, stabiliti storicamente in base a criteri legati sostanzialmente alle vett*km prodotte, un po' come dappertutto. Il meccanismo nuovo che è stato introdotto è legato al quantitativo di passeggeri trasportati da ogni aderente al consorzio. All'atto di adesione, ogni nuovo aderente è tenuto ad accettare il meccanismo compensativo che assegna i fondi ai vari aderenti per una quota parte ricalcando le vecchie suddivisioni e per un'altra quota parte, non mi ricordo se crescente nel tempo, legata ai pax trasportati, che però non vengono dichiarati dall'azienda stessa (e ci mancherebbe), ma vengono stimati da apposite indagini campionarie svolte a cura della Regione ogni uno o due anni non ricordo. Quello che è chiaro è che per realizzare l'integrazione tariffaria:
a) non serve per forza avere la bigliettazione magnetica
b) occorre avere un ente regolatore forte (capito Regione Lombardia? )

[msr.cooper]

Berlino?

Che faina.......

http://www.bvg.de/index.php/en/Bvg/Deta ... 2C+B+and+C
(giova ricordare che la tariffa minima utilizzabile è quella A+B che permette di spostarsi entro i confini cittadini, quindi su un territorio di 890 kmq)

[Trullo]

A Napoli, come viene suddiviso tra le aziende l'introito dei biglietti integrati?

Non ricordo i criteri precisi, vado a memoria (se ti interessa posso andare a recuperare le scartoffie che ne parlano). Ad ogni modo si basano sulla suddivisione dei contributi pre-integrazione che venivano dati a ogni operatore, stabiliti storicamente in base a criteri legati sostanzialmente alle vett*km prodotte, un po' come dappertutto. Il meccanismo nuovo che è stato introdotto è legato al quantitativo di passeggeri trasportati da ogni aderente al consorzio. All'atto di adesione, ogni nuovo aderente è tenuto ad accettare il meccanismo compensativo che assegna i fondi ai vari aderenti per una quota parte ricalcando le vecchie suddivisioni e per un'altra quota parte, non mi ricordo se crescente nel tempo, legata ai pax trasportati, che però non vengono dichiarati dall'azienda stessa (e ci mancherebbe), ma vengono stimati da apposite indagini campionarie svolte a cura della Regione ogni uno o due anni non ricordo. Quello che è chiaro è che per realizzare l'integrazione tariffaria:
a) non serve per forza avere la bigliettazione magnetica
b) occorre avere un ente regolatore forte (capito Regione Lombardia? )

Interessante. Quindi a parte la volontà di farlo cosa manca per adottarlo anche in Lombardia?

[Stadtbahn]

OT
Confini cittadini di Berlino: 890 km².
Milano: 181 km².
Area metropolitana di Milano (Milano+40 Comuni incluso Monza): 800 km²
Direi che non c'è storia.
/OT

[msr.cooper]

La volontà politica di farlo.

[Stadtbahn]

Interessante. Quindi a parte la volontà di farlo cosa manca per adottarlo anche in Lombardia?

Un assessore del calibro del prof Cascetta.

EDIT: tre post contemporanei!

[PhaserIII]

Io resto della mia idea: le prime a non volere integrazione sono le aziende. Altrimenti si sarebbe già sviluppato il sistema SITAM.

[S-Bahn]

Vero, ma il fatto che il SITAM sia ad uso e consumo di un'azienda a caso, non aitua, anzi è forse la causa principale del fallimento del sistema.