Lucio Chiappetti wrote:MMMM wrote:Introdurre una rottura di carico (che per molte persone si trasforma in rottura di p...e)
Dipende da rottura e rottura ...
... non ho mai avuto riluttanza a fare rotture di carico in metro specie in ora di punta. Per dire Gorla M1 Loreto M2 Centrale M3 Zara M5 Marche. Su un metro data la frequenza il cambio comporta attese virtualmente nulle, ed in genere (soprattutto se li si conoscono e ci si mette per scendere dalla parte giusta del treno) gli interscambi sono compatti (anche se magari non ottimali in termini di gestione dei flussi dei passeggeri).
E anche qui...chiedi un po' in giro quali sono le rotture di carico meno fastidiose? O quelle in metropolitana o quelle in S.
Personalmente e per gli appassionati di trasporto pubblico anche 3 cambi non mi creano problemi. Oltre capisco benissimo che alle persone può dare fastidio. Ci sono diverse esigenze in persone diverse e non tutti gradiscono troppi cambi.
Grazie al disastro del traffico degli ultimi decenni, risultato dell'efficenza politica e del lamentarsi di tutto, vedi metro a monza e vimercate (ripeto una zona che ha fatto in tempo a vedere uno sviluppo industriale e il suo declino) prima di essere raggiunta da 9 km di metropolitana o tram, le linee metropolitane hanno acquistato il primato di efficenza di trasporto pubblico, forse in alcuni casi in modo esagerato ma, comunque nomini milano in italia, e la frase successiva è metropolitana ( nomini linee S e chi non abita in lombardia ancora non sa cosa siano, pur essendo secondo me importantissime).
Se mancano binari, non scarichiamo il problema sull'esistenza delle metropolitane.
Con il grafico Hallenius sono d'accordo, chi l'ha redatto si è dimenticato di guardare a nord di milano però, almeno per la prima e seconda cintura di comuni, poco cambia dalla città.
A Roma il problema non esiste, i limiti cittadini sono molto piu ristretti rispetto all'effettiva estensione del comune, e la cintura di centri urbani attorno a roma (corrispondenti a comuni attorno a milano) sono considerati facenti parte di roma come è normale che sia.
Anche nel resto d'europa alcune metropolitane escono di molto dai limiti urbani.