Trasporti a Milano

Riguardo al servizio, certo. Però l'infrastruttura è stata creata in modo da impedire di arrivare al dolce.

S-Bahn wrote:In linea di principio son d'accordo, anche se stai pensando al dolce dove fino ad oggi non si arriva ad avere tutto il primo piatto...

Peccato non ci sia l'emoticon x la STANDING OVATION...

Qualcuono chiede perchè non andare oltre Cascina Bruciata, la risposta è semplice: X EVITARE CASINI UN GIORNO SI E L'ALTRO PURE !!! Inutile dirsi che l'infrastruttura potrebbere reggere quel servizio, quando vediamo cosa succede tutti i giorni, quindi meglio fermarsi lì: se non siamo capaci , inutile provarci !!!

L'attestamento perfetto era Gaggiano, anche perchè poteva rappresentare un punto di raccolto del traffico automobilistico proveniente da almeno 3 direttrici:

- la vigevanese ex-S.S. 494
- la strada dell'Ovest-Ticino (x intenderci quella che arriva da Motta Visconti/Besante)
- l'area Cusago/Cisliano/Albairate

Affianco alla stazione c'è molto spazio ed un parcheggio multipiano (progettato "a dovere" per non farlo sembrare un obrobrio in mezzo alla campagna) sarebbe sicuramente utile per fermare le auto prima di Milano e portare le persone più o meno OVUNQUE grazie alla S9 con cadenza 15m. Certo, non dimentichiamoci che ad oggi rimane il problema dell'accesso al Passante, realizzabile solo grazie ad una fermata Forlanini od Ortomercato, visto che qualcuno si è dimenticato di creare anche solo possibilità di ingresso nel Passante dei binari della cintura-sud. Rimane comunque il fatto che con la S9 si incrociano la M2 a Romolo e - a fatica - la M3 a Porta Romana (ma anche qui si potrebbe fare di meglio e senza nemmeno spendere un sacco di soldi)

L'attestamento perfetto sarebbe stato Vigevano, se si fosse completata l'infrastruttura.

che è ben al di fuori dell'area urbana...

Slussen wrote:L'attestamento perfetto sarebbe stato Vigevano, se si fosse completata l'infrastruttura.

Non lo scriverei nemmeno se lo pensassi per non risultare troppo campanilista...
E comunque non lo penso: come ha scritto GLM è ben fuori dalla cintura "metropolitana" - tant'è che dopo c'è campagna - e, aggiungo io, richiede un servizio diverso di connessione con la città: non dico un "punto a punto", ma quasi, vista la distanza. Per questo dico che Gaggiano sarebbe stato perfetto: Milano nei fatti arriva fino a lì - infatti non c'è soluzione di continuità da Gaggiano in poi - e sarebbe stato perfetto creare delle infrastrutture per "instradare" le persone verso Milano coi mezzi pubblici a partire da quel punto!

come upgrade dell'infrastruttura a favorire un attestamento ad abbiategrasso, si potrebbe raddoppiare fino all'ingresso nel centro abitato ad est (fino lì è campagna), lasciare la tratta "urbana" di abbiategrasso a binario singolo, mantenendo la fermata in centro, riprendere il raddoppio a sud appena possibile senza dover espropriare troppe abitazioni, e fare una stazione di ribattura ad abbiategrasso sud, un paio di km a sud della fermata attuale, dove c'è spazio e dove tra l'altro sei vicino ad un grosso centro commerciale.

Si puo' fare tutto. Il problema è che non gliene frega niente di quanti binari ha la ferrovia, il loro obbiettivo è toglierla dai piedi e basta, e approfittano dell'occasione

Oi barbaroi (in senso lato, visto dalla "nostra" prospettiva), come dissero gli antichi (o NIMBY, come spesso si dice oggi); ma forse è anche colpa della storica mancanza di fiducia in una classe politica che non fa quasi nulla per farsi amare...

Comunque, per città come Abbiategrasso e Vigevano. dove la ferrovia effettivamente corre in posizione molto centrale (ottimo!), vedrei bene un raddoppio-interramento tipo quello di Busto Arsizio Nord: si potrebbe probabilmente fare mantenendo in esercizio la linea attuale durante i lavori e vedrebbe poi soddisfatti tutti, sia i cittadini intelligenti (non quelli banalmente NIMBY e menefreghisti), che vorrebbero una città più vivibile, sia i politici, ecc., che farebbero una bella figura, anche dal punto di vista tecnico ed urbanistico.

Peccato, però, che si pensi solo a risparmiare, a quanto pare, da parte di politici, enti pubblici ed aziende ferroviarie.

La convenienza economica momentanea non mi pare proprio che sia un buon metro di giudizio, in casi del genere...

Guarda, non sono per nulla d'accordo nel buttare via così i soldi di tutti (anche i miei) e tanti.

A Busto, i conquibus ce li ha messi anche e soprattutto il Comune: non mi sembra male, per un progetto che farebbe, appunto, il bene comune, anche ad Abbiategrasso e Vigevano.

Oppure, se si riesce a coprire la ferrovia mantenendola a raso, andrebbe anche bene: ma temo che non sia possibile (?).

Comunque, il romanticismo della ferrovia storica a raso - senza eliminare le barriere - non mi sembra poi molto azzeccato, in situazioni del genere, dove si passa in pieno centro città...

Si dovrebbe fare, invece, qualcosa di ottimo e massimo, per così dire: nell'ottica di mantenere la ferrovia in città.

Come appunto a Busto FNM (un buon progetto, a differenza di Castellanza ed altri)...

No, l'interramento non mi piace proprio. Nè per ragioni economiche nè per ragioni di comodità e fruibilità della ferrovia.
Se non fosse possibile (o comunque avesse un rapporto costi-benefici sfavorevole) il raddoppio in sede, mi pare molto sensato quanto suggerisce Jumbo (raddoppio da Albairate alle porte di Abbiategrasso, attestamento di una o più linee S tra Abbiategrasso e Vigevano)

Ma qui si tratterebbe comunque del futuro ferroviario ed urbanistico - cosa troppo fin spesso trascurata! - di due città, non tanto banalmente del modello di esercizio di una linea R od S...

Non siamo troppo pragmatici, dài! Tipo più realisti del re...

Quindi, ci vogliono anche soluzioni non provvisorie, capaci di dare un tessuto urbano vivibile.

Vigevano, poi, è anche una città storica di prim'ordine: ci vuole un progetto degno di Leonardo...

Quindi, si sgancino i danè... e si faccia qualcosa di serio e futuribile insieme!

(Opinione personale, come sempre: ma non sono certamente un nostalgico della ferrovia a raso di per sé...)

Non capisco perché una ferrovia dovrebbe rendere un tessuto urbano invivibile.

Anzi, al contrario l'invisibilità della ferrovia (nascosta sottoterra, quasi fosse qualcosa di cui vergognarsi) ne minaccia l'accessibilità (che è invece massima quando questa è perfettamente visibile, aiutando anche a orientarsi rispetto alla stazione, che diventa punto di riferimento visivo rispetto al resto del centro urbano) rendendola meno attrattiva, aumentando di conseguenza il traffico individuale e di conseguenza peggiorando la vivibilità.