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Metrificazione

PostPosted: Mon 26 January 2015; 15:12
by Viersieben
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Preoccupazione per la sicurezza mentre l'UE ordina alle ferrovie britanniche di utilizzare il sistema metrico decimale.

Bruxelles si accinge a bandire miglia e iarde dai segnali, con le distanze che verranno indicate in chilometri e metri.
Fino al momento del cambio, i macchinisti sulle 10072 miglia della rete ferroviaria britannica saranno costretti a calcolare velocità e distanze utilizzando sia il sistema metrico decimale che quello imperiale.
Per gli esperti ciò potrebbe causare una confusione catastrofica, mentre per l'unione del macchinisti Aslef i piani costituiscono un "rischio inaccettabile".
Una analisi dei rischi del Rail Safety and Standards Board dice che i problemi potrebbero sorgere quando al personale, nel periodo di transizione, sarà richiesto di manovrare sia convogli già adattati al sistema metrico decimale che altri che non lo sono.
Il cambiamento di sistema è dovuto all'installazione dell'ERTMS su alcune ferrovie entro il 2030.
Le progressive ai lati delle linee verranno sostituite da altre espresse in chilometri, mentre regolamenti e manuali verranno riscritti secondo le direttive dell'Agenzia Europea per le Ferrovie, un'autorità amministrativa indipendente dell'UE basata in Francia.
Per l'UKIP [la faccio breve…] non si tratta d'altro che di una dimostrazione di forza dell'UE. Sulla tratta di prova tra Shrewsbury e il Galles occidentale si sono registrati cinque incidenti in cinque mesi con treni che hanno superato segnali disposti a via impedita.
Il Dipartimento dei Trasporti ha domandato nel 2012 una dispensa dall'applicazione della direttiva ma la richiesta è stata bocciata da Bruxelles.
Secondo un portavoce dello stesso Dipartimento, i treni e i segnali conformi all'ERTMS utilizzeranno il sistema metrico decimale, mentre passeranno automaticamente al sistema imperiale quando si passerà al sistema di segnalamento convenzionale. I tachimetri sono predisposti in maniera tale da non funzionare contemporaneamente con i due sistemi.


Safety concerns as EU orders UK railways go metric

BRITAIN’S rail network is to go metric on the orders of the EU, it emerged yesterday, sparking fresh safety fears.

Published: 00:20, Mon, January 26, 2015By GILES SHELDRICK

Brussels is to ban miles and yards from trackside signs with distances being given in kilometres and metres instead.
Until the changeover, train drivers on Britain’s 10,072 miles – or 16,209km – of track will be forced to calculate speeds and distances in imperial and metric measurements.
Experts say it raises the risk of potentially catastrophic confusion, while train drivers’ union Aslef has described the plans as an “unacceptable safety risk”.
A risk analysis by the Rail Safety and Standards Board says problems could arise when staff are required to handle both trains that are metric-compliant and others on which speed is still measured in miles per hour during the transition period.
The move is part of the installation of the European Rail Traffic Management System on selected routes between now and the 2030s.
Trackside mile markers will be replaced by kilometre signs and staff rule books and training manuals will be rewritten after a directive from the European Railway Agency, an EU quango based in France.
Ukip MEP Jill Seymour said: “Here we go again with another bureaucratic directive...
"Financial pressure on British rail companies is already forcing ticket prices up above inflation, hitting all passengers in the pocket.
“These ill-considered and unnecessary plans can only make the pressure worse.
"The UK is clear that distance signs must be in miles, not kilometres.
"There is no reason for any change in that other than the EU flexing its muscles.”
A test run of the system on the remote Cambrian line between Shrewsbury and the West Wales coast has been blamed for a series of problems, including five incidents in five months of trains passing red signals.
The Department for Transport applied to Brussels for an opt-out from the metrication directive in 2012 but was turned down.
Network Rail said: “Our aim is to digitise the railway to ensure Britain has the network it needs for the future.”
A Department for Transport spokesman said: “To meet EU regulations ERTMS-equipped trains and signs will use the metric system, but when these trains are operating in areas with a conventional signalling system speedometers will automatically switch to imperial measurement.
"This is because special permission was sought by the Department in 2012.
"The speedometer is set in a way that it will not display both metric and imperial measurements at the same time.”
“Britain has one of the safest railways in Europe and the ERTMS system will make the network even safer.”

http://www.express.co.uk/news/uk/554253 ... -go-metric

Re: Treni nel Regno Unito

PostPosted: Mon 26 January 2015; 15:18
by Trullo
Ero convinto fossero passati al sistema internazionale da decenni

Re: Treni nel Regno Unito

PostPosted: Mon 26 January 2015; 16:32
by EuroCity
Invece, le distanze su strade e ferrovie sono incredibilmente ancora espresse nel sistema imperiale, pur essendo quasi tutto il resto nell'UK metrico: in sostanza, mancherebbe loro pochissimo per completare la conversione al SI, ma l'inerzia della classe politica e dirigente (forse peggio delle nostre) purtroppo lo impedisce.

Re: Treni nel Regno Unito

PostPosted: Mon 26 January 2015; 16:33
by friedrichstrasse
Ma alla U.E. cosa interessa? :?

Re: Treni nel Regno Unito

PostPosted: Mon 26 January 2015; 16:35
by EuroCity
Fa parte della UE, mi pare, la Gran Bretagna, no? E dunque deve anch'essa adottare il SI, come tutti i paesi del mondo (tranne gli USA, metrici solo dietro le quinte).

Poi, che la UE sia purtroppo in gran parte burocrazia (i cosiddetti "eurocrati"), è un altro discorso: ma in ogni caso uno dei compiti (pro)positivi fondamentali che dovrebbe avere la UE è proprio l'uniformazione di pesi e misure, nonché di vari standard tecnologici comuni.

Re: Treni nel Regno Unito

PostPosted: Mon 26 January 2015; 16:40
by friedrichstrasse
Ho capito che è parte della U.E., ma continuo a non capire cosa interessa alla U.E. che la Gran Bretagna adotti questo sistema.

Re: Treni nel Regno Unito

PostPosted: Mon 26 January 2015; 16:42
by EuroCity
Forse anche perché da sola ha dimostrato di non farcela...? Francamente è una vergogna che la loro metricazione, iniziata negli anni '60, non sia stata ancora portata a termine.

Una classe politica pessima ha purtroppo contribuito a tutto ciò...

E non lo dico solo io, ovviamente:

http://metricviews.org.uk

Re: Treni nel Regno Unito

PostPosted: Mon 26 January 2015; 16:47
by Viersieben
Dietro all'UE si cela sicuramente l'infido Johnny Frog!

Re: Treni nel Regno Unito

PostPosted: Mon 26 January 2015; 16:51
by EuroCity
L'Irlanda invece, molto più virtuosamente, ha completato la sua metricazione nel 2005, ben dieci anni fa!

Mentre la UK ancora tergiversa - incredibile...

Re: Treni nel Regno Unito

PostPosted: Mon 26 January 2015; 16:58
by friedrichstrasse
Sì, ma continuo a non capire cosa interessa alla U.E.

Re: Treni nel Regno Unito

PostPosted: Mon 26 January 2015; 17:04
by Federico_2
Alla UE interessa presumibilmente solo la parte ferroviaria, per avere norme internazionali uniformi ed evitare di usare un sistema diverso solo per uno stato.

Re: Treni nel Regno Unito

PostPosted: Mon 26 January 2015; 17:30
by friedrichstrasse
Io quando vado a casa d'altri mi adatto, non rompo le scatole perché non si fa come a casa mia.

Re: Treni nel Regno Unito

PostPosted: Mon 26 January 2015; 17:34
by Viersieben
Friedrichstr. Presidente (al posto di Magalli)! :D

Re: Treni nel Regno Unito

PostPosted: Mon 26 January 2015; 17:38
by friedrichstrasse
Per quanto: se la U.E. imponesse all'Italia di rimuovere le strisce pedonali e disegnare le righe di corsia, diventerei subito ultra-europeista :mrgreen:

Re: Treni nel Regno Unito

PostPosted: Mon 26 January 2015; 17:57
by Trullo
friedrichstrasse wrote:Io quando vado a casa d'altri mi adatto, non rompo le scatole perché non si fa come a casa mia.

Dal momento però che l'UE implica la libera circolazione di merci e lavoratori, è opportuno che per questi ultimi ci si trovi nelle condizioni più uniformi possibili per permettere e rendere effettivo il principio di libera circolazione