Divagazioni Storiche

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Divagazioni Storiche

Postby max90 » Sun 24 June 2012; 22:08

C'è una domanda che mi frulla in testa già da parecchio tempo, ed è la seguente:

Perchè la Svizzera non è entrata nella Seconda Guerra Mondiale?

Finora, nessuno è riuscito a darmi una risposta convincente.
Qua e là qualcuno sostiene che la Svizzera fosse pacifista per principio... Figuriamoci, Hitler invase qualsiasi altro paese europeo dichiaratosi neutrale (a parte la Spagna, ma in fondo era un regime amico, assolutamente impreparato però ad entrare in guerra). Perchè evitò proprio la Svizzera? Vabbè che non vi è altro che montagne in quello Stato, però nella lucida pazzia di un soggetto del genere mi fa, personalmente, strano.
Un'altra ipotesi sentita in giro coinvolge le banche, che secondo tali dicerie (tutte da verificare) fornivano a Hitler il denaro "cash" per poter fare la guerra.

Tuttavia, tempo fa, avevo sentito che gli svizzeri, durante la guerra, pianificarono una linea di difesa interna, lungo le Alpi: in sostanza, in caso di attacco, i territori di confine sarebbero stati evacuati immediatamente, e le forze sarebbero state concentrate in una porzione di territorio inferiore, in posizioni però strategicamente favorevoli, in modo da rendere possibile a chiunque un attacco.

Qualcuno ha qualche idea in più?
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Re: Divagazioni Storiche

Postby S-Bahn » Sun 24 June 2012; 22:38

E' probabilmente la somma delle due motivazioni.
La Svizzera è neutrale (non pacifista) da secoli e a nessuno conviene andare a buttare all'aria un sistema bancario su cui tutti si appoggiano, e ancora di più forse negli anni '30
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Re: Divagazioni Storiche

Postby Trullo » Sun 24 June 2012; 23:31

Oltre alla Svizzera e ai paesi alleati, e alla Spagna da te menzionata, furono risparmiate dall'invasione anche Svezia, Portogallo e Grecia (dove i nazisti intervennero solo perchè l'alleato italiano, che l'aveva aggredita, non ne veniva a capo e anzi fu respinto e i greci contrattaccarono invadendo l'Albania italiana)

In linea generale, mi sentirei di dire che, nella razionalità (malvagia ma razionale, nessuna "lucida follia") di Hitler e delle forze sociali che lo appoggiavano, in primis i grandi gruppi industriali, gli obiettivi principali erano due
- Distruggere economicamente le "demoplutocrazie" di Francia e Inghilterra, i due principali concorrenti delle aziende tedesche, privando possibilmente queste due potenze dei rispettivi imperi coloniali (e nel caso della Francia riprendersi la tedescofona e ricca di risorse minerarie Alsazia Lorena)
- Occupare le terre dell'Europa orientale, popolate da slavi (che i tedeschi ritenevano subuomini, da sfruttare come schiavi) e appropriarsi delle ricchissime aree minerarie poste nel sud della Russia (e attraverso il Caucaso assicurarsi l'accesso al petrolio mediorientale)
I paesi mediterranei o comunque non slavi (anch'essi governati da regimi autoritari) alleati o neutrali, come l'Italia, la Romania, l'Ungheria, la Spagna e il Portogallo (e potenzialmente la Grecia se quell'idiota di Mussolini non l'avesse invasa) sarebbero stati eccellenti mercati di sbocco per le merci tedesche, e al tempo stesso fornitori di quei prodotti (specie agricoli, ma nel caso dell'Italia anche industriali) che il Reich non poteva (per esempio per motivi climatici: olio, frutta, ortaggi...) o trovava poco conveniente produrre

In questo scenario stati come Norvegia , Danimarca, Belgio o Paesi Bassi erano utili strategicamente come punti di appoggio per una futura invasione dell'Inghilterra. La Svizzera non aveva probabilmente pari utilità strategica, nè risorse agricole o minerarie (se non l'oro conservato nelle banche) con le quali arricchire l'impero, inolre aveva un esercito molto organizzato e un territorio difficile da occupare, per cui i nazisti preferirono evidentemente concentrarsi su altri obiettivi
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Re: Divagazioni Storiche

Postby Viersieben » Sun 24 June 2012; 23:42

Peraltro uno dei grandi timori dello Stato maggiore svizzero all'inizio della Guerra era (come ben si evince dal diario del capo di SM particolare del Generale, di recente ripubblicazione) un eventuale aggiramento, da parte dei Germanici, delle linee francesi via Svizzera...
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Re: Divagazioni Storiche

Postby Coccodrillo » Mon 25 June 2012; 0:05

Attaccare la Svizzera avrebbe significato procurarsi uno stato nemico in più (per di più a maggioranza germanofona) senza nessun vantaggio economico (anzi) o strategico. Più costi che benefici insomma.
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Re: Divagazioni Storiche

Postby max90 » Mon 25 June 2012; 11:05

Ringrazio tutti per le vostre risposte!
@ trullo: per lucida follia intendevo non tanto quella delle prime fasi della guerra, ma quella dal '42 in poi, quando fu chiaro che la Germania non avrebbe vinto la guerra, e quando Hitler mandò al macello milioni di uomini in Russia per cercare di mantenere le posizioni, leggasi l'assedio di Stalingrado.

Mi piacerebbe anche sapere come la pensiate in merito all'entrata in guerra dell'Italia: i più sostengono che Mussolini, viste le conquiste germaniche, avesse paura di rimanere a bocca asciutta. Tuttavia, qualcuno sostiene che se l'Italia non fosse entrata in guerra anche l'Italia sarebbe stata invasa dai tedeschi, che di certo, visto lo stato pietoso delle nostre armate, l'avrebbero conquistata in due giorni.

A farmi propendere per la prima ipotesi, personalmente, è il fatto che la Spagna non entrò in guerra: regime troppo "fresco" (nel senso che essendo appena finita la guerra civile l'esercito era inesistente) oppure Franco capì già da allora la malparata? Guarda caso, poi Franco è l'unico rimasto in sella anche dopo la fine della guerra, ed è plausibile pensare che se anche Mussolini ne fosse rimasto fuori, probabilmente anche lui avrebbe comandato sino a morte naturale.
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Re: Divagazioni Storiche

Postby Trullo » Mon 25 June 2012; 11:16

L'interpretazione più comune che conosco, e che per esempio è proposta da Montanelli nella sua monumentale Storia d'Italia, alla quale personalmente non vedo obiezioni di sorta, è che Mussolini riteneva (erroneamente, ma non irragionevolmente in quel momento) la Germania prossima alla vittoria, e intendeva partecipare alla spartizione di quello che pensava essere il bottino di guerra (Corsica, Nizza, Savoia, probabilmente parte degli imperi coloniali inglese e francese)
Anch'io trovo plausibile che Mussolini sarebbe rimasto in sella indefinitamente, se non si fosse avventurato nell'impresa
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Re: Divagazioni Storiche

Postby Alessandro72 » Mon 25 June 2012; 11:32

max90 wrote:Ringrazio tutti per le vostre risposte!
dal '42 in poi, quando fu chiaro che la Germania non avrebbe vinto la guerra


Secondo me nel '42 di cose chiare ce n'erano pochissime. Non esistevano gli attuali mezzi di comunicazione ed era impossibile capire il corso degli eventi dal punto di vista del popolo.
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Re: Divagazioni Storiche

Postby max90 » Mon 25 June 2012; 11:44

Certamente, i cinegiornali indubbiamente davano sicura la vittoria fino all'ultimo giorno di guerra, o poco ci manca... :roll:
Quello che intendevo dire è che la follia di Hitler si è manifestata dal '42 in poi, nel senso che piuttosto che fare una rapida ritirata, cercando di portar fuori quanti più soldati possibile dall'inferno degli inverni russi, si è accanito in una resistenza ad oltranza, ma era militarmente evidente che su un fronte così esteso la Germania non avrebbe mai potuto vincere, anche solo per le dimensioni degli eserciti e delle immense riserve minerarie e produttive della Russia. Posso capire la mossa militare di attaccare la Francia e altri Stati, di dimensioni tutto sommato comparabili alla Germania, ma attaccare uno stato immenso come la Russia proprio no.
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Re: Divagazioni Storiche

Postby Alessandro72 » Mon 25 June 2012; 11:49

Quanti italiani allora avevano la vaga idea di cosa/dove fosse la Russia? Mio zio è uno dei dispersi del Don, e io ho avuto la fortuna di sentire i racconti dei reduci fin da piccolo e nessuno di loro è partito con le idee precise su quello che avrebbe trovato.
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Re: Divagazioni Storiche

Postby Trullo » Mon 25 June 2012; 11:51

Max90
Non è chiaro se giudichi "follia" la decisione stessa di attaccare l'URSS, o il non aver iniziato per tempo la ritirata ed essersi accaniti nell'area di Stalingrado nonostante ragionevolmente fossero destinati a soccombere?
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Re: Divagazioni Storiche

Postby max90 » Mon 25 June 2012; 13:01

Entrambe.
La prima follia fu l'attacco in sè.
Anzitutto attaccare il 22 giugno (quindi già a quasi metà della buona stagione) già di per sè non fu una grande idea, visto che si sapeva com'era l'inverno in Russia, e si sapeva benissimo che col gelo carri armati e uomini non avrebbero retto il colpo. Va bene che l'idea era quella di una guerra lampo, però...
Poi non capisco come Hitler potesse pensare che una nazione, per quanto popolosa, come la Germania, potesse, a lungo termine, vincere contro uno stato con un territorio enormemente più grande (e quindi risorse decisamente ben più abbondanti!).
Tanto per fare un confronto, con i dati di oggi (non ho trovato quelli degli anni '40), la Germania ha una superficie di 357mila km^2, la Russia di 17 milioni di km^2.
Ammesso e non concesso anche di riuscire conquistare la Russia, come avrebbero potuto i soldati tedeschi mantenere il controllo di un territorio così vasto? (e contemporaneamente procedere con il fronte africano...)
La seconda follia fu l'accanimento che si ebbe a resistere, quando era chiaro che anche mandando gli uomini al macello, l'URSS avrebbe comunque vinto, alla lunga, per i motivi già detti. Forse, sarebbe stato tatticamente più furba una ritirata sino ai confini della Germania, in modo da avere un fronte considerevolmente meno lungo, e tentare lì di resistere all'avanzata dei Russi con forze non decimate.
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Re: Divagazioni Storiche

Postby Trullo » Mon 25 June 2012; 21:00

Mah, per quanto riguarda l'attacco alla Russia forse i crucchi ci credevano davvero, sopravvalutando la propria superiorità tecnologica, e sottovalutando la potenza industriale russa e la coesione della popolazione, che (anche tra chi odiava lo stalinismo) si strinse attorno alla patria aggredita

Viceversa, il mancato ritiro fu probabilmente iustificato dal fatto che le risorse minerarie che i tedeschi desideravano conquistare in Russia (in particolare cromo e manganese, necessari per gli acciai speciali impiegati nell'industria bellica, e il petrolio) si trovavano proprio nella zona sudorientale, della quale la città di Stalingrado costituiva uno snodo importante a causa della sua posizione strategica, per cui i capi tedeschi preferirono tentare il tutto per tutto e tentare di resistere fino all'ultimo uomo pur di non perdere l'oppirtunità di conquistare quelle zone
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Re: Divagazioni Storiche

Postby Trullo » Sat 21 July 2012; 12:49

Ieri sera ho visto uno dei peggiori film che abbia mai visto, Trecento

A differenza dell'ottimo "Alessandro" di Oliver Stone, questo è una squallida americanata, probabilmente in chiave antiiraniana (anche se non penso lo spettatore tipo di questo film abbia la benchè minima idea di dove sia l'Iran e possa arrivare a concepire anche solo lontanamente un legame tra questo e la Persia e rendersi conto che le due entità si sono sviluppate nello stesso luogo)

Accanto a inesattezze storiche fastidiose per l'appassionato ma ininfluenti (Leonida non era IL re di Sparta ma uno dei due co-re) ce ne sono altre che cercano di mettere tutto il bene da un lato e tutto il male dall'altro (nella miglior tradizione del B-movie usa) quando il mondo è più complesso, e se proprio vogliamo applicare categorie di oggi a tremila anni fa allora la Persia era mille miglia avanti a Sparta.
Nonostante nel film l'imperatore persiano venisse venerato come un dio, i persiani all'epoca (per lo meno i loro imperatori) abbracciavano la religione zoroastriana, monoteista e che venerava un dio trascendente (a differenza dei greci che ancora adoravano gli idoli assetati di sangue), mentre all'imperatore non veniva reso culto, ed erano tolleranti verso religioni delle popolazioni sottomesse (tant'è che permisero agli ebrei di riprendere i loro culti, invece negati dalla precedente dominazione mesopotamica)
Nel film poii viene creata la contrapposizione tra il persiano "esercito di schiavi" e i soldati spartani "uomini liberi". Ecco, nell'impero persiano non eststeva la schiavitù, abolita da Ciro il Grande tre o quattro generazioni prima degli eventi narati dal film, e l'esercito era costituito da mercenari. Viceversa l'economia greca si basava sula schiavitù, specie a Sparta dove l'addestramento militare a cui erano sottoposti i giovani delle classi sociali dominanti servivano non tanto a difendere "la patria" quanto a reprimere eventuali rivolte degli schiavi (gi lioti)
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Re: Divagazioni Storiche

Postby skeggia65 » Sat 21 July 2012; 13:33

Come la fai lunga, è solo un film! :lol: Che ti sei mangiato, un panino con una copia ammuffita del "Capitale" di Marx? :lol:
Ad ogni modo, io mi sono ririririririririririririririririri-guardato Il Grande Dittatore. 8--)
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