sull'esempio della V ci sono un sacco di parole, la maggior parte di origine latina in cui ciò non è vero. E non è che uno debba essere tenuto a sapere l'etimologia della parola
il tedesco lo so così così, mi fai qualche esempio?
fra74 wrote:Il problema è quel "quasi"
oh, stiamo parlando di lingue non di matematica. Le lingue sono convenzioni, quindi non credo esista una lingua senza eccezioni, tranne forse l'esperanto. ma solo perché non lo usa nessuno.
brianzolo wrote:quella francese è molto più complessa dell'italiano (inutilmente secondo me)
premessa: l'italiano campa di rendita perché dicende dal latino, e evidentemente l'alfabeto latino si adatta meglio all'italiano che ad altre lingue.
In più l'italiano nasce come lingua scritta, quindi alcune peculiarità del fiorentino sono (per fortuna) state tagliate con l'accetta, quindi non sentiamo il bisogno di scrivere hane o hoha hola. Ma per dire, "c" in origine tarscriveva il suono fiorentino che noi scriveremmo "sc" per cui p.e. l'italiano è l'unica lingua in cui "camicia" si scrive con una seconda c (cif. "chemise", "camisa", etc).
Premesso che le lingue sono convenzioni, e la scrittura è una seconda convenzione, la convenzione per il tedesco mi pare più "facile" di quella dell'inglese.
Il francese è stato massacrato dai monaci medioevali, che volevano una grafia simile al latino. Quindi per esempio uomo ('om') si trascrive "homme", esistono le finali mute che non si pronunciano se non al femminile e un sistema di accenti che è un inferno
Pare che uno scherzo frequente tra i francesi sia iscrivere persone di cultura alle "olimpiadi di grammatica" dove di solito prendono voti molto bassi.
La mia prof di francese nel dettato (una ventina di righe) ci toglieva un punto per le trascrizioni sbagliate e mezzo punto per gli accenti; anche quando eravamo in forma arrivare al sei era duretta