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Sempre che sia vero...si tratta del solito fraintendimento dei doveri sociali. La gente che risponde: "fatti i fatti tuoi", o che pensa sempre e comunque: "sono fatti loro", viene meno alla regola del "controllo sociale" affidandosi per questo alle "istituzioni" che per loro natura non possono, sempre che vogliano, intervenire ovunque e comunque.
Ci vuole molto coraggio per "farsi i fatti degli altri", che poi "solo degli altri" non lo sono quasi mai, e sono veramente pochi quelli che lo fanno.
I due ipotetici tramvieri sono degli ipocriti che giustificano la mancanza di coraggio da parte loro, additando la vittima come carnefice. Peró se si troveranno in una situazione simile in cui si é trovata la automobilista e non riceveranno aiuto, ecco che si lamenteranno: "tutti guardavano e nessuno ci ha aiutato, che societá di m...".
Non é grave ammettere la mancanza di coraggio, non é una colpa, non tutti lo possono essere. Me é estremamente grave condannare il coraggio degli altri, in questo modo si crea la societá omertosa e mafiosa che tutti conosciamo.