paese impazzito: celentano

Chiacchere in libertà

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Postby EuroCity » Tue 27 November 2007; 20:34

La Gabanelli, nella telefonata con Celentano, ho avuto però l'impressione che abbia minimizzato un po' troppo il suo ruolo di giornalista d'inchiesta, come se lei fosse più o meno estranea agli sviluppi futuri dei suoi casi (limitata al ruolo di informare e basta).

Due persone un po' contraddittorie: lei persona di cultura che però non sembrava spinta da grande passione per cambiare le cose nel qui ed ora, lui più terra terra ma con dei suggerimenti almeno in parte utili nell'immediato; in apparenza, comunque.

Poi, se sia tutto una finzione, chi lo sa: parlo delle prime impressioni che uno può avere, più che altro.

In quanto agli architetti, probabilmente ce ne sono di validi ed onesti, così come anche di disonesti e più o meno venduti, come in tutte le professioni; degli ordini professionali in generale, comunque, c'è da pensare tutto il male possibile, a cominciare ovviamente dall'ordine dei giornalisti.
Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare. - Albert Einstein
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Postby giolumi » Tue 27 November 2007; 22:00

gli archietti sono al 90% sudditi dei committenti, che guardano al budget. sono pochi quelli che vogliono lo schifo, tutti farebbero palazzi stupendi, ma se ti arriva uno che vuole la villetta pseudoottocentesca con i fiori e il tetto spiovente cosa fai? li imponi il tuo? così se ne va e tu perdi i soldi!

oltretto sono proprio questi committenti a degradare la città, commitenti che vogliono palazzi che colpiscano l'immaginario del popolino che poi la sera segue la dottrina di celentano. il quale disse qualche anno fa, lo ricordo benissimo, che nella fiera preferirebbe avere un quartiere in stile '800! ma che cosa diavolo significa? ma lo sa lui che la galleria vitt.em. è paragonabile alla costruzione di citylife di oggi?

al contrario, i grandi progetti, hanno committenti che lasciano più libertaalle grandi firme, in quanto ne capiscono il vantaggio nel valore dell'edificio che vanno a vendere non al popolino ma a gente che viene dalla borghesia medio-alta

i progetti per citylife sono tutti di valore, solo, ripeto, il vincitore è totalmente al di fuori dal contesto, non che il loro progetto (sono in 4) faccia schifo.
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Postby S-Bahn » Tue 27 November 2007; 22:19

Era una battuta, dai. Comunque gli architetti ci sguazzano pure...
La speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso,
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Postby giolumi » Tue 27 November 2007; 22:30

se mi dici che evadono, ok le statistiche parlano del 40%, se mi dici che sono una casta, ok, ma dire che amano e cercano il brutto per loro volontà non è vero

o sono mediocri architetti o eseguono solo il loro lavoro, ma l'intento che prevede, quindi, la cattiveria denunciata da celentanto non ha nessun presupposto d'essere

tral'altro è una delle poche caste tendenzialmente di sinistra, fare quelle sparate non credo sia stata una mossa di marketing (quale era la trasmissione di ieri) molto riuscita
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Postby skeggia65 » Wed 28 November 2007; 1:38

Premesso che (fortunatamente, a quanto pare) non ho visto Celentano, mi sento in dovere di commentare quanto segue:
EuroCity wrote:Due persone un po' contraddittorie: lei persona di cultura che però non sembrava spinta da grande passione per cambiare le cose nel qui ed ora, lui più terra terra ma con dei suggerimenti almeno in parte utili nell'immediato; in apparenza, comunque.


proprio perchè la Gabanelli ha una certa cultura sa benissimo che qui e ora" non si cambia nulla.
I suggerimenti di Celentano.... bah, fosse per lui saremmo fermi ancora all'"amico treno che fischia così uah-uahn", a vapore e fuligginoso, ai cessi in cortile e altre amenità.
Tutte per noi, ovviamente, perchè lui avrebbe comunque la sua megavilla dotata di ogni comfort e l'auto con tanto di chaffeur .
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Postby S-Bahn » Wed 28 November 2007; 1:56

Celentano da quel mondo viene davvero, e 40 anni fa lo sapeva cantare.
Adesso è finito quel mondo e soprattutto è finto quel Celentano.
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Postby EuroCity » Wed 28 November 2007; 9:34

... Esattamente come anche tanti altri cantanti e musicisti, che hanno avuto delle trasformazioni non sempre in positivo.

Tornando invece al discorso sulla Gabanelli, quel che non mi piace molto di una certa sinistra che lei indirettamente rappresenta è la tendenza alla delega eccessiva: è anche per questo che cambia poco o nulla nell'immediato e si rimanda tutto ad eventuali future prese di coscienza da parte della gente; il che però raramente avviene, dato che poi la gente non ha il potere diffuso necessario per cambiare attivamente le cose e non esiste ancora una massa critica per fare movimento.

Certo, di Celentano si può dire tutto il male possibile (a volte anche giustamente, come il suo essere un ricco che fa il finto povero), però almeno bisogna riconoscergli una certa dote comunicativa: forse da finto ingenuo, ma comunque tra i pochi che in TV affrontano direttamente certi temi.

Ovviamente, la sua sparata sull'Ottocento è eccessiva: a meno che con Ottocento si intenda un modo di essere, che valorizzi la bellezza in senso lato nell'architettura, indipendentemente dai vari stili possibili (compreso quindi lo stile moderno, per così dire).

Comunque, vedremo che cosa (non) succederà, sul versante della coscientizzazione - od anche della de-privatizzazione! - della gente, in futuro...
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Postby scu » Wed 28 November 2007; 11:18

giolumi sei architetto?

comunque forse non è in diritto di attacare gli architetti, ma il fatto che esista una gran quantità di architetti ai quali interessa solo il soldo e poco importa di cosa costruiscono è decisamente vero...

Il committente logicamente cerca di gaudagnare il più+ possibile, dovrebbe essere l'architetto ad avere un'etica e soprattutto la sensibilità di proporre cose sensate, sostenibili, che non siano un pugno nello occhio, che siano radicate...

tra i pipponi super teroci e chi specula creando degli ecomostri c'è tutta una possibilità di costruire veramente ma realizzare qualcosa inserito nel contesto e di qualità...

un progetto totalmente al di fuori del contesto non ha valore, un progetto non ha valore in se, lo ha se è inserito nel contesto che gli conferisce valore.....

l'estrema ricerca di stupire del progetto di citylife è solo uno specchietto per le all.. i babbei.... se prend quel progetto e lo sposti la gente che vede i render penserà esattamente lo stesso, fico il grattacelo a banana marcia che testimonia tutta la carenza di un progetto quando spunta il blocco di cemento del corpo ascensore di cui forse i pogettisti si erano dimenticati....
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Postby trambvs » Wed 28 November 2007; 12:13

Premetto che non ho visto la trasmissione e quindi pur essendo architetto non entro nel merito, anche perché su certi temi rischierei di tirarmi contro la categoria stessa...

Ricordo che non sta alla Gabanelli l'attivismo politico e sociale, e forse nemmeno certi aspetti propri dell'editorialismo classico, al giornalismo d'inchiesta spetta infatti il compito di analizzare e riportare quanto più imparzialmente possibile i fatti, un minimo di polemicità nonché l'essere incalzanti a volte sono secondo me un giusto ingrediente, nel limite.
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Postby friedrichstrasse » Wed 28 November 2007; 12:15

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Postby giolumi » Wed 28 November 2007; 14:25

scu wrote:giolumi sei architetto?
tra me e il titolo c'è un esame universitario e l'esame di stato

comunque anche gli architetti devono vivere, se si mettono solo a dire di no, per perseguire l'estetica, avranno vita breve, sono cose che solo i grandi si possono permettere


per citylife, si, esatto, lo puoi mettere ovunque! è proprio questo lo scandalo, poi le cagate dei rendering di boatti con gli edifici da marrone a neri costruiti sopra la mezzeria della strada.... le lascio a chi ci crede
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Postby scu » Wed 28 November 2007; 15:10

il fatto è che attualmente quelli definiti i grandi non lo fanno, la maggior parte creano edifici simbolo spacciandoli per architettura, il resto lo fanno le riviste e i giornali...

poi esiste tutto un retroterra di professionisti che creano edifici di qualità ma che passano nell'ombra, nascosti dai precedenti....

e sono quelli che cercano di costruire tutto quello che non sono i singoli episodi delle grandi firme....

poi è il sistema che è sbagliato, se concedi volumetrie mpensabili, l'architetto non può certamente dirti ho progettato edfici per la metà del volume perchè se no viene uno schifo, un mostro nel tessuto storico...
dovrà attenersi al volume costruire alla meno peggio.

ciò non toglie che edifici a banana marcia non centrino assolutamente niente con milano....
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Postby brianzolo » Wed 28 November 2007; 15:21

beh ho visto la foto della bocconi sul corriere

è difficile dire che sia bello da vedere 8--)
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ridateci Freedrichstrasse!
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Postby msr.cooper » Wed 28 November 2007; 17:39

De gustibus. A me piace molto.
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Postby giolumi » Wed 28 November 2007; 18:30

in linea di principio ha la sua efficacia, peccato forse per le poche aperture sul fronte e il materiale scelto che sembra un po troppo grezzo.

in fondo però questo chiudersi all'interno fa molto milano, anche se manca una corte

attendo di poterli vedere da vicino
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