Questa mattina ho preso il passante ferroviario alla stazione di Dateo. La macchinetta mi ha buttato fuori il mio carnet di biglietti dicendo che il biglietto era smagnetizzato. Essendo di gran fretta e non essendoci alcuna biglietteria in stazione, ho comunque preso il treno. Alla stazione di Milano Lancetti una coppia di controllori delle ferrovie dello Stato mi hanno chiesto il biglietto e ho spiegato loro l'accaduto. Mentre mi veniva fatta la multa io mi lamentavo insistentemente per il disservizio subito. Uno dei due controllori, indispettito dalla mia insistenza, mi prende il documento e scrive i miei dati su un blocco non ben identificato ( mentre l'altro prosegue con la formalizzazione della multa). La richiesta di vedere su che tipo di supporto il controllore avesse scritto i miei dati mi viene rifiutata. Chiedo di scrivere i dati del cartellino identificativo del controllore in questione, il quale prontamente nasconde il cartellino sotto la giacca. Le mie richiesta vengono continuamente ignorate e addirittura entrambi fanno il gesto di allontanarsi con il verbale negandomi la firma.
Io li fermo e firmo il verbale. ma sono sdegnata sia dal disservizio del trasporto pubblico sia e a maggior ragione dall'abuso di potere che ho subito.
Non ho intenzione di pagare la multa perché NON per colpa mia non ho avuto la possibilità di obliterarlo correttamente e comunque non vi erano macchinette per acquistare biglietti urbani in stazione.
Ma soprattutto voglio denunciare questo abuso di potere ingiustificato e aggressivo. Questo è il nostro servizio pubblico? Dov'è la tutela del cittadino? è o non è un mio diritto sapere chi mi sta oltraggiando visto che il controllore è un dipendente pubblico? potete indicarmi quali azioni intraprendere? Devo pagare la multa comunque e poi fare ricorso al giudice di pace? e come posso denunciare l'abuso di potere subito? è efficace un reclamo sul sito delle Ferrovie dello Stato?